Nuove tecniche per la neuro modulazione sacrale: nasce il gruppo che unisce gli ospedali Verona, Conegliano Veneto, Padova e Treviso

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La presentazione ufficiale al III congresso interregionale della Società italiana di chirurgia colo-rettale

Nasce a Verona il gruppo veneto di neuromodulazione sacrale, la metodica chirurgica mini invasiva per la terapia dell’incontinenza fecale e della stipsi severa. Il gruppo comprende i centri di Negrar (Verona), Conegliano Veneto, Padova e Treviso e sarà presentato venerdì 3 maggio al Palazzo della Gran Guardia a Verona nell’ambito del terzo congresso interregionale SICCR (Società italiana di chirurgia colo-rettale) delle Trevenezie.

Il simposio tratterà delle moderne diagnosi e terapie di alcune patologie del retto di difficile gestione come l’adenoma cancerizzato del colo-retto e le patologie anali correlate al papilloma virus, lo stesso che provoca il cancro alla cervice uterina, compreso il carcinoma squamoso dell’ano. Il responsabile scientifico dell’appuntamento scaligero è il dottor Nicola Cracco dell’Unità operativa di chirurgia generale dell’ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar, che ha organizzato il congresso in collaborazione con i dottori Andrea Geccherle e Remo Andreoli, del centro multispecialistico per le malattie retto-perineali dello stesso nosocomio.

La neurolomodulazione sacrale è un intervento a basso impatto chirurgico per il paziente (viene eseguito in anestesia locale), ma risolve nel 90% dei casi il problema dell’incontinenza fecale da cui sono più frequentemente colpite le giovani donne dato che la causa principale è la lesione sfinterica da parto. Viene praticato anche per la stipsi severa, seppur con risultati meno brillanti. Si tratta dell’impianto sottocute di un pacemaker capace di regolare la muscolatura degli sfinteri e del pavimento pelvico.