Patto tra Banca Intesa, Astaldi e Lega Nord per il governo del gruppo autostradale. Pagani e Burchi nuovi direttori operativi
Il leghista (è commissario della provincia di Vicenza) Attilio Schneck è stato confermato alla guida di A4 Holding, mentre il sindaco di Verona Flavio Tosi presidente della controllata autostrada Brescia-Padova. I comandi operativi delle sue società sono stati messi nelle mani dei soci privati Intesa Sanpaolo-Astaldi, che ora rappresentano la maggioranza del capitale dopo l’uscita degli enti territoriali: Maurizio Pagani direttore generale della Holdin e Giulio Burchi amministratore delegato dell’autostrada. Nonostante la maggioranza privata del capitale, i vertici delle due realtà restano in mano a due politici espressine della Lega Nord.
Il passaggio da una gestione eminentemente pubblica ad una di stampo privatistico con l’entrata nella stanza di comando dei soci privati è stato sancito dall’assemblea dei soci che si è svolta a Verona. Una rivoluzione all’insegna dell’intesa tra gli enti territoriali (il Comune di Verona e la provincia di Vicenza, che con il 4,5% e il 7,8%, resteranno della partita, e le Camere di Commercio, la Provincia di Verona con il 4,4%) ed i soci privati rappresentati dal patto di Intesa-Astaldi-Tabacchi che con il 51% del capitale e il nuovo statuto avrebbe potuto fare da asso pigliatutto e l’autostrada Padova-Venezia dei costruttori Gavio e Mantovani, con il 7,9%, a cui Mantovani ha aggiunto, lo 0,1% venduto dal comune di Venezia.
Attilio Schneck, presidente uscente è confermato alla presidenza di A4 Holding, con Maurizio Pagani, manager di Banca Intesa, che sarà il nuovo direttore generale. Nel consiglio d’amministrazione, per i soci pubblici siederanno il sindaco di Verona, Flavio Tosi, e il presidente della Camera di commercio di Venezia, Giuseppe Fedalto. Per Intesa 7 componenti: Giulio Burchi, Luca Galli (vicino a Fondazione Cariplo), Fabio Santicioli, Fabio Buttignon (vicino al fondo 2G Investimenti della famiglia Tabacchi), Daniele Molgora, presidente della provincia di Brescia e due rappresentanti del gruppo Astaldi con l’amministratore delegato Stefano Cerri e il responsabile finanziario Paolo Citterio. Per la cordata Gavio-Mantovani, l’amministratore delegato di Gavio, Bruno Binasco.
Nella controllata Brescia-Padova, la presidenza tocca a Flavio Tosi, che avrà al fianco come consiglieri Attilio Schneck, il presidente della provincia di Verona, Giovanni Miozzi (Pdl) e il presidente della Camera di commercio di Brescia e della Brebemi, Francesco Bettoni. Altri componenti sono Maurizio Pagani e Fabio Buttignon, il direttore generale Italia di Astaldi, Luciano De Crecchio, e Bartolomeo Bonfigli. Amministratore delegato sarà Giulio Burchi. Confermato come direttore generale Bruno Chiari.
La concessionaria autostradale Brescia-Padova resta il cuore pulsante e finanziario di Serenissima, con i suoi 322 milioni di ricavi su un totale di 592, mentre la Holding A4 è chiamata a concentrarsi sul riordino delle partecipate. La concessionaria chiude in utile per 38,7 milioni di euro, con 322 milioni di ricavi, di cui 262 da pedaggi. Dati stabili, nonostante il traffico in calo del 7,45%, con 97,9 milioni di veicoli transitati nel 2012, tornati ai livelli del 2003, e il primo trimestre 2013 che fa segnare un ulteriore calo del 4,5% a conferma di come la crisi economica sia tutt’altro che in via di esaurimento.
A livello di gruppo A4 Holding si registra la caduta dei ricavi dell’11,8%, da 672 a 593 milioni. Calano di 56,5 milioni (-27%) i ricavi del comparto costruzioni, a 153,6 milioni di euro, e del 18% (-23 milioni) quelli del comparto telecomunicazioni, che si attestano a 101 milioni. Il bilancio viene salvato dal deciso taglio dei costi operativi, che passano da 491 a 404 milioni (-17,8%), mentre l’utile netto rimane quasi stabile a 18,5 milioni (18,8 nel 2011, -1,8%).
Prossimi obiettivi gruppo sono il completamento della Valdastico Sud (prevista entro il 2014) e della Valdastico Nord. Su questo fronte, strategico per la proroga al 2026 della concessione, rimane l’accordo con la Provincia di Trento per lo sbocco a nord. Dopo la prima approvazione del tratto Piovene-Lastebasse, i vertici del gruppo sono ottimisti di trovare un accordo, magari spostando più a nord di Besenello l’intersezione con A22.