Arrestato il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi

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Sindaco-Cortina andrea franceschi 1Il primo cittadino della perla dolomitica accusato di violenza privata e abuso d’ufficio

Il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, è stato arrestato dalla Guardia di finanza e posto ai domiciliari, accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, violenza privata e abuso d’ufficio. I legali dell’accusato, Antonio Prade (ex sindaco di Belluno) e Massimo Montino, presenteranno una istanza per chiedere il riesame della misura cautelare disposta dal gip. Nel ricorso, anticipa Prade, si contesterà in particolare il ricorso all’arresto, chiesto dal pm per evitare il pericolo di reiterazione del reato. “Non c’è nessuna esigenza di misura cautelare visto che sono passati due anni dai presunti reati. Lo diremo anche nel ricorso, non c’è logica – ripete – sono fatti, come nel caso della turbativa d’asta contestata, che si riferiscono al febbraio 2011. Perché l’arresto ora? Peraltro la turbativa d’asta è tutta da dimostrare”.

Da parte sua, la giunta del sindaco Franceschi si dice serena: “siamo sicuri di aver sempre operato nel pieno rispetto della legge e della trasparenza, e confidiamo vengano ritirati al più presto i domiciliari al sindaco Andrea Franceschi” afferma il vicesindaco ampezzano Enrico Pompanin, a sua volta indagato nell’inchiesta, secondo il quale “la Giunta e la maggioranza nel consiglio comunale di Cortina d’Ampezzo sono formate da artigiani, lavoratori, professionisti. Persone perbene che hanno lavorato con impegno e completa onestà per migliorare – con successo – i servizi sul nostro territorio. Continueremo ad andare avanti, perché sappiamo di essere nel giusto e lo sosteniamo a viso aperto. Se abbiamo chiesto che l’appalto sulla raccolta dei rifiuti venisse modificato – sottolinea Pompanin – ciò è avvenuto non per pilotarne l’assegnazione – come alcuni assessori sono accusati di aver fatto – ma, al contrario, per permette ad un numero maggiore di partecipanti di concorrere onestamente per aggiudicarselo. Questa è la nostra verità e la Giunta e i consiglieri la sostengono mettendoci pubblicamente la faccia con l’orgoglio e il coraggio di chi sa di aver operato bene e nell’interesse della Comunità”.

La Giunta Comunale di Cortina è pronta ad andare avanti. Assessori e consiglieri si sono riuniti in sala consiliare per dimostrare l’unita. Non appena la questura emanerà l’atto di sospensione del sindaco, Pompanin assumerà temporaneamente le funzioni del sindaco fino agli arresti domiciliari.

Intanto, l’avvocato Antonio Parde è fiducioso nel ricorso al tribunale del riesame: l’ordine di arresto per turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente, violenza privata e abuso d’ufficio mancherebbe del requisito indispensabile della pericolosità sociale e della possibilità di reiterazione del reato. L’interrogatorio di Franceschi potrebbe avvenire martedì nel tribunale di Belluno. Nel frattempo per domenica è stata organizzata alle ore 11 una manifestazione per le vie della località ampezzana per portare al sindaco il segno della vicinanza della comunità, che intanto si è mobilitata in forze sui social media, con numerosi messaggi di solidarietà.

“La macchina amministrativa deve andare avanti – conferma il vicesindaco Pompanin – e il servizio alla Comunità non deve essere ritardato. Ma abbiamo bisogno di Andrea sulle tante vicende che seguiva personalmente e sulla quali si spendeva in prima persona. La sua presenza è essenziale: umanamente e professionalmente. Non so quanto sia corretto dal punto di vista istituzionale appellarsi ai magistrati che discuteranno della sua liberazione essendo io, tra l’altro, indagato nella stessa vicenda. Ma come uomo mi sento di rivolgere un appello con il cuore: è onesto. Ridatecelo presto. Un’intera comunità lo aspetta”.

Se la maggioranza e gran parte della comunità ampezzana si stringe attorno al suo sindaco, viceversa dalle opposizioni giungono critiche: “un corteo di solidarietà, in questo preciso momento, è totalmente fuori luogo” dice Stefano Ghezze, rappresentanza della minoranza nel consiglio comunale di Cortina, contestando l’iniziativa a favore del primo cittadino Andrea Franceschi. “Capiamo le motivazioni di chi vuole solidarizzare con il sindaco – aggiunge – ma così si espone Cortina all’ennesima strumentalizzazione di quelli – e non sono pochi – che le vogliono male e la definiscono patria di evasori e amorali. Non solo, con un corteo di questo tipo si divide ulteriormente la cittadina tra colpevoli e innocentisti, clima che dobbiamo assolutamente evitare. Se fossi in Andrea Franceschi ringrazierei per l’affetto e la vicinanza, ma chiederei espressamente di non usare forme così eclatanti e premature”.