Provincia di Padova, decolla la centrale unica di committenza per la gestione associata delle gare

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provinca padova centrale unica committenza 1Degani: “la misura nell’ambito della riduzione della spesa pubblica”

Dal primo aprile, nell’ambito delle misure “salva Italia” è stata introdotta un’importante novità in materia di gestione delle procedure di evidenza pubblica. Nella sede della provincia di Padova si è svolta la riunione sulla centrale unica di committenza provinciale alla presenza della presidente Barbara Degani, del presidente Anci Veneto, Giorgio Dal Negro, del dirigente settore enti locali della Regione Veneto Maurizio Gasparin e di molti sindaci del territorio. La norma fa riferimento agli affidamenti gestiti dai Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Il comma 4 dell’art 23 della Legge 214/2011 ha aggiunto all’art 33 del codice dei contratti il comma 3 bis, secondo il quale i comuni devono affidare ad un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori, servizi e forniture nell’ambito delle unioni dei comuni.

“Cerchiamo di dare una mano soprattutto ai piccoli comuni – ha detto Barbara Degani – quelli al di sotto dei 5.000 abitanti che magari non hanno a disposizione professionalità adeguate per indire le gare. Si tratta di una materia molto complessa e delicata: con la centrale unica di committenza speriamo di fornire un’adeguata assistenza e supporto. Abbiamo già ottenuto il riscontro da parte di una ventina di comuni e spero che altri possano aderire anche in un momento successivo. La maggior parte di loro chiede assistenza per gli affidamenti di lavori pubblici. Questo accordo con l’Anci Veneto ci pone come prima amministrazione provinciale ad offrire la disponibilità a sostegno delle amministrazioni comunali. Non abbiamo nessun interesse a ricavare un profitto, come Provincia cerchiamo soltanto di offrire un servizio che possa essere utile a tutti”.

Provincia padova Centrale unica committenza barbara degani 1L’accorpamento degli apparati consentirebbe di razionalizzare la spesa, rispondendo nel contempo alle esigenze di specializzazione nelle procedure. “E’ una necessità incombente – ha detto Giorgio Dal Negro, presidente Anci Veneto – i tempi sono scaduti. Dal primo aprile i comuni sono bloccati e non possono emettere alcun bando se non attraverso una centrale di committenza unica o in unione tra comuni. L’iniziativa della provincia di Padova è di grande interesse in quanto vengono messe a disposizione risorse molto qualificate alle quali le amministrazioni comunali possono finalmente attingere. Nell’attuale complessità del quadro normativo sia a livello europeo che nazionale, la disponibilità della Provincia è davvero fondamentale, soprattutto per i piccoli comuni”.

Il servizio sarà assicurato interamente con personale interno. Alla luce delle particolare situazione economica e dei vincoli imposti dal patto di stabilità molti lavori sono attualmente bloccati. Di conseguenza la provincia di Padova potrebbe assicurare la disponibilità ad occuparsi di tutte le gare che saranno indette nel territorio, lasciando la gestione finale alle amministrazioni comunali.