“Anno Domini 568. Cividale Primo Ducato”: manifestazione storica a Cividale del Friuli

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rievocazione storiche armigeri scudi Fortebraccio schierati 1Un tuffo nel Medioevo l’11 e 12 maggio nel cuore dell’antico borgo

Un tuffo nel Medioevo, in pieno VI secolo, con campo storico, attività ludico-rievocative e didattiche, eventi spettacolari e un grande convegno di approfondimento. Protagonisti assoluti i Longobardi nello scenario di Cividale del Friuli (Ud), capitale del primo ducato di un regno, quello longobardo appunto, destinato a lasciare – nonostante sia durato solo due secoli, dal 568 al 774 – un’impronta indelebile nella storia e nell’identità friulana e italiana. L’evento è di grande attualità e importanza, considerando che il recente ingresso nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del Potere (568-774 d.C.)”, che comprende sette siti in tutta Italia, uno dei quali è proprio Cividale del Friuli con il Tempietto Longobardo, i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto e il Museo Archeologico Nazionale che espone i corredi delle necropoli longobarde locali.

“Anno Domini 568. Cividale Primo Ducato” – questo il titolo della manifestazione storico-rievocativa – si terrà l’11 e il 12 maggio nel cuore dell’antico borgo, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco e del Belvedere sul Natisone, nei pressi del Ponte del Diavolo. Mentre nelle sale del Chiostro docenti universitari e studiosi da tutta Italia tratteranno i vari aspetti della civiltà longobarda e del suo impatto sul territorio, al Belvedere sarà allestito un grande campo storico con scene di vita quotidiana e artigianato per immergersi nell’atmosfera dell’epoca.

Aggirandosi tra le tende dell’accampamento, animate dai rievocatori dei gruppi storici La Fara e Fortebraccio Veregrense – che da anni collaborano attivamente con enti pubblici, musei e istituzioni in tutto il Paese -, una ventina di figuranti in abiti ricostruiti filologicamente nei minimi dettagli mostreranno al pubblico le occupazioni della giornata, le attività artigianali, l’abbigliamento tipico delle donne e del guerriero. Si vedranno all’opera fabbri e artigiani alle prese con attività di forgia di armi e oggetti, tessitura, cucina e creazione di bellissimi manufatti. Valorosi guerrieri daranno prova della loro abilità nel lancio della scure, nel tiro con l’arco e sfidandosi a duello con stage aperti anche al pubblico. Durante i due giorni, un esperto accompagnerà i visitatori all’interno dei campo in una “visita guidata” nella Storia. La sera infine sarà possibile inoltre ascoltare le antiche leggende delle origini dei Longobardi comodamente seduti attorno al fuoco a pochi passi dal Natisone.

Fara rito funebre 1In programma – per quanto riguarda la parte rievocativa – anche eventi altamente spettacolari come la nomina, da parte di re Alboino, di Gisulfo a primo duca di Cividale, l’Ordalia – ossia il combattimento tra due guerrieri, col vincitore decretato dal “giudizio di Dio” secondo la tradizione germanica – e la rappresentazione di un tipico rito funebre longobardo.

Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze di San Francesco, sono previsti due giorni intensi di lavori che apriranno sabato 11 maggio alle ore 10. Dopo l’intervento delle autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. Elena Percivaldi (storica e scrittrice) parlerà de “I Longobardi tra storiografia e mito”, Fabio Pagano (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli) farà un resoconto su “Le recenti acquisizioni cividalesi: la necropoli Ferrovia”; infine Maurizio Buora (Società Friulana d’Archeologia) tratterà il tema “Aquileia nel 568 d.C.”. Dopo la pausa, si ricomincia alle 5 con Franco Fornasaro (medico e scrittore) sugli “Elementi di tradizione orale nelle cure mediche delle donne longobarde”; a seguire Paolo Galloni (storico e scrittore) su “La memoria dei Longobardi” e Marco Valenti (Università di Siena) con “VI-IX secolo: modelli insediativi nelle campagne dell’Italia centro-settentrionale”.

Domenica 12 maggio il convegno sarà aperto alle 10.30 da Antonella Pizzolongo (docente e artigiana) sul tema “Fili d’oro; dalle tracce tessili longobarde alla ricostruzione dei tessuti”; a seguire l’intervento di Angela Borzacconi (archeologa) su “La città di Cividale in età longobarda”. La mattinata di studio si chiuderà con la proiezione del video “Terre e genti del Patriarcato di Aquileia, Missione Europa”. I lavori riprenderanno alle 15 con gli interventi di Chiara Magrini (Università di Trieste) su “L’edilizia abitativa nei contesti urbani del ducato del Friuli” e di Federico De Renzi (turcologo e islamista) sul “Tumuli o Kurgan? I Protobulgari nell’Italia longobarda e bizantina (VII-VIII sec. d.C.). Chiuderà il convegno Vasco La Salvia (Università di Chieti) con “La diffusione della staffa nell’area merovingia orientale: il contributo di Avari e Longobardi”.  

La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara, Gruppo Popolani di Cividale, Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria.