Rinasce la musica del “tivàro” del Po

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gruppo grillara 1L’ocarina a 10 fori protagonista del concerto di Ariano Polesine. Presentato il Gruppo ocarinistico di Grillara

Sei mesi per suonare come i folletti. E’ pur vero che sono musicisti professionisti, ma è altrettanto vero che l’ocarina a 10 fori, modellata manualmente con l’argilla (il “tivàro” del Po) non è uno strumento qualunque. Il battesimo musicale del Gruppo ocarinistico di Grillara, che si è esibito alla fattoria didattica “L’ocarina” di Benvenuto Fecchio di Ariano suonando esclusivamente strumenti modellati dalle sue mani, è stato un vero successo di pubblico, arricchito dalle rappresentanze istituzionali comunali (i sindaci di Ariano e Taglio di Po), provinciali (gli assessori Negri, Mantovani e Bellan) e anche regionali (c’era il consigliere Cristiano Corazzari in prima fila), che hanno sfidato la pioggia battente per salutare l’evento “Le emozioni della terra”.

Un vero tripudio di emozioni, sulle note fresche e ritmate della terracotta, che scendevano vibranti fino ai cuori per aprire i volti ai sorrisi. A partire dal brano “Il mio fiume”, scritto appositamente per Fecchio da Fabio Galliani, maestro ocarinista, nientemeno che organizzatore del celebre Festival biennale internazionale dell’ocarina di Budrio, il pomeriggio è scivolato via in fretta. Tante le novità annunciate con leggerezza dallo stesso Fabio Galliani e da Emiliano Bernagozzi, maestro e maggiore arrangiatore per ocarina d’Italia, che si sono esibiti in due strepitosi pezzi evocativi di altrettanti film epocali: “La vita è bella” e “Gabriel’s oboe” (da Mission). “Possiamo dire che Benvenuto Fecchio – ha detto Fabio Galliani – è diventato uno dei migliori costruttori di ocarina d’Italia”. Per Emiliano Bernagozzi, “il Gruppo di Grillara parteciperà al VII Festival internazionale dell’Ocarina di Budrio, in programma dal 25 al 28 aprile prossimi. Anzi, colgo l’occasione della presenza di tutte le istituzioni per invitarle a promuovere la nascita di un festival anche qua: avete i musicisti, il costruttore, lo stupendo paesaggio del Delta e noi vi aiutiamo con tutto il nostro supporto. Se in sei mesi siete arrivati fin qui, figuriamoci cosa potete fare per il futuro”.

Il gruppo è composto da sette musicisti professionisti, un “settimino” in quanto suonano sette strumenti diversi accordati tra loro. Si sono definiti dei “Musicanti di Brema”, un po’ raffazzonati in fretta e furia, ma la passione che hanno messo nel provare e riprovare ha portato a risultati eccellenti. Suonano tutti ocarine firmate Fecchio. All’ocarina Do settima, Andrea Smiderle, nella vita trombettista; all’ocarina Sol sesta Gildo Turolla, violinista e insegnante, simpatico portavoce del gruppo; alla Do cinque il sassofonista Paolo Andreolli, che prima di unirsi al gruppo teneva un’ocarina sul comodino; alla Sol quattro Milena Fusetto, cantante; alla Do tre il clarinettista Mario Marafante, direttore della banda di Taglio di Po; alla Sol due Silvia Camisotti, flautista, unica musicista di Ariano mentre tutti gli altri sono di Taglio di Po; alla Do uno la clarinettista Chiara Parolo. Membro supplente la flautista Paola Bellettato di Adria; presidente onorario factotum Tiziano Milani; pianista Gessica Reddi.

Il repertorio va dal brano originale “Il mio fiume” di Galliani, a “Reginella campagnola” di Veroli, ad “Elisir d’amore” di Donizetti, a “Noble polka” arrangiata da Bernagozzi, a “Chiaccherina” di Lucchini.