Per un giorno, gli ingegneri di Autovie Venete diventano docenti per i ragazzi dell’istituto tecnico “Marinoni”
Che cos’è un monitoraggio ambientale? E un piano di risanamento acustico? Come funziona un fonometro e in base a quali criteri si sceglie un materiale piuttosto che un altro per le barriere fonoassorbenti? Che differenza passa tra l’asfalto drenante e quello fonoassorbente? Come si controlla l’usura dell’asfalto?
Le spiegazioni, ma soprattutto le dimostrazioni pratiche, sono state al centro della mattinata di lezioni “fuori sede” per un gruppo di studenti delle classi terza e quarta dell’istituto tecnico per geometri “Marinoni” di Udine, accompagnati da Maurizio Commisso, docente di scienze e geologia applicata e da Franco Di Plotti insegnante di costruzioni e sicurezza in cantiere.
Nella sala convegni della caserma della Polstrada di Palmanova, trasformata per un giorno in aula scolastica, gli ingegneri dell’area “realizzazione” di Autovie Venete (il direttore Renzo Pavan affiancato da Corrado Accardo, Jean Daniel Rotilio e Marco Russiani) hanno approfondito i temi legati all’ambiente e alla manutenzione stradale illustrando le tecnologie più innovative adottate dalla Concessionaria e le modalità operative seguite per mantenere il manto stradale in condizioni sempre ottimali. Passando poi dalla teoria alla pratica, grazie al laboratorio mobile (un furgone attrezzato con tutte le apparecchiature necessarie per effettuare campionamenti, analisi e rilievi), nel piazzale del Centro Servizi della Società, i ragazzi hanno potuto assistere a una serie di prove pratiche quali l’individuazione del punto di rammollimento del bitume o lo screen test (rilievo del coefficiente di aderenza della pavimentazione) fino a una prova di carico per controllare lo stato della pavimentazione.