Un grande evento a Mestre che ripropone l’ultimo lavoro
di Giovanni Greto
Un concerto totalmente acustico con un duo di musicisti brasiliani, un tempo amici per aver studiato assieme al conservatorio di Brasilia, poi persisi di vista, come spesso accade, per ritrovarsi casualmente 25 anni dopo in Scandinavia.
Gustavo Tavares, violoncellista classico e Nelson Faria, virtuoso e richiestissimo chitarrista, indirizzato verso il Jazz e l’improvvisazione, hanno voluto esplorare il legame, molto forte, non solo in Brasile, ma in tutta l’America latina, tra le composizioni colte e quelle popolari. Ne è nato così un CD, lo scorso anno, eseguito interamente dal vivo al teatro Toniolo, in un breve recital cameristico, nel quale i brani, a mo’ di lezione-concerto, erano simpaticamente introdotti da Tavares, in grado di dialogare in italiano.
13 i brani ascoltati in un repertorio che parte dai primi del ‘900 con i ‘Valsa’, “valzer” di Francisco Mignone, pianista e compositore sia colto che popolare, nella cui veste si firmava con il nome di Chico Bororò, per arrivare fino ai giorni nostri con composizioni di entrambi i musicisti. Tavares, ammiratore del pianista citato, gli ha voluto rendere un tributo con un valzer, ‘Na esquina de mestre Mignone’, mentre Faria, affiancato dal violoncello, all’unisono nell’esposizione del tema, ha proposto una graziosa canzoncina, ‘Mexidinho’, dedicata ai suoi due bambini, dal carattere totalmente differente, uno calmo, l’altro esplosivo. Tavares ha poi trovato spazio per un omaggio in forma di suite a tre composizioni del padre Tullio, ‘Tres pequenas valsas romanticas’, valente pianista, avvocato di professione, il quale ogni volta che ritornava a casa dall’ufficio, si metteva sempre a suonare, da solo o in compagnia di amici, suscitando l’ammirazione e la felicità del piccolo Gustavo. Non poteva mancare, in scaletta, un brano di uno tra i più grandi compositori brasiliani, l’inventore della Bossa Nova, secondo Tavares, “il samba suonato in un’altra maniera”, Antonio Carlos “Tom” Jobim. I due hanno eseguito ‘samba do aviao’, una musica che avvolge il viaggiatore, all’arrivo nell’aereoporto di Rio de Janeiro. Bellissimo il samba finale, l’unico pezzo originale a quattro mani, che ha voluto ricordare il maestro Mignone nel suo versante popolare, ‘Chico Bororò no samba’. Un pezzo già ritmico con due strumenti a corde, che se sviluppato con l’aggiunta soprattutto degli strumenti percussivi tipici, e dei fiati, potrebbe diventare un nuovo hit internazionale.