Secondo la commissione la migliore offerta è quella di Impregilo. Polemiche dalle opposizioni sulle modalità di gara e sul ricorso al “project financing”
La commissione tecnica nominata dalla provincia di Trento ha terminato di valutare le offerte relative alla costruzione del nuovo polo ospedaliero del Trentino (NOT). Il miglior punteggio complessivo (quale somma dell’offerta economica e tecnica), mette in testa l’ATI Impregilo. Si tratta di una aggiudicazione provvisoria ora l’iter proseguirà con i successivi passaggi previsti dalla normativa.
“Questo lavoro – ha commentato l’assessore alla salute e politiche sociali del Trentino, Ugo Rossi – ha un unico obiettivo: garantire la migliore risposta possibile sul nostro territorio ai bisogni di salute dei trentini. Siamo soddisfatti di quanto fatto: lo sta a dimostrare la partecipazione a questa gara delle migliori imprese italiane che lavorano in questo settore e che hanno realizzato strutture ospedaliere in Italia e nel mondo; i progetti presentati sono infatti di elevata qualità. Il nuovo polo ospedaliero del Trentino è un investimento importante nella logica di una rete di servizi sul territorio e ne rappresenta il punto principale. Il nostro obiettivo, come pubblica amministrazione, è stato quello di dare ai nostri cittadini una tecnologia e un comfort di primo livello e un luogo dove sia possibile valorizzare al meglio le nostre professionalità, che si raccordi con il mondo della ricerca”.
Sulle modalità di gara e sui contenuti del bando di realizziazione del NOT sono state evidenziate dalle opposizioni una serie di criticità. Rifondazione comunista ha redatto un documento che nei prossimi giorni verrà inviato a Procura, Giunta provinciale, sindaco di Trento e sarà infine oggetto di un’interrogazione da parte del consigliere provinciale Francesco Porta. I punti critici, secondo questo documento, sarebbero il ricorso al “project-financing”, che secondo gli esponenti di rifondazione avrebbe sproporzionato i criteri di aggiudicazione, non adeguate competenze della commissione giudicatrice e il fatto che alcuni rappresentanti delle cordate partecipanti alla gara abbiano avuto a che fare con la giustizia.
Dubbi vengono avanzati anche dal consigliere provinciale Giuseppe Filippin (ex Lega Nord, ora nel gruppo misto): “attorno alle modalità di gara e ai contenuti del bando ci sono alcuen ombre che devono essere maggiormente approfondite prima dell’assegnazione definitiva dei lavori, perché il rischio è che i contribuenti trentini siano chiamati a sopportare maggiori costi per circa 200 milioni di euro. Piuttosto che ricorrere alla tecnica del ‘project financing’, meglio sarebbe – afferma Filippin – ricorrere al finanziamento diretto da parte della stessa Provincia, visto che i soldi ce li ha, tanto più ora che ha deciso di cancellare l’investimento da 100 milioni di euro per la costruzione dell’inceneritore provinciale”. Filippin annuncia l’intenzione di chiedere assieme ad altri colleghi l’indizione di una seduta straordinaria del Consiglio provinciale per fare luce su tutta la vicenda. Anche il vicepresidente del Consiglio provinciale Claudio Eccher qualcosa non quadra, “ad iniziare dal fatto che la cordata vincitrice è vincolata ad aggiornare, durante la durata venticinquennale del contratto, ad aggiornare i macchinari sanitari e tecnici dell’ospedale solo due volte. Non ci vuole molto a capire che in un comparto come quello sanitario soggetto spesso a repentini aggiornamenti disciplinari e tecnologici aggiornare le macchine solo ogni 12,5 anni condanna il nuovo ospedale a diventare rapidamente obsoleto, oltre a non offrire ai pazienti una medicina d’avanguardia”.
I dubbi delle opposizioni vengono respinti dall’assessore Rossi: “il bando è noto dal 2011 a tutti, compresi gli esperti che scrivono in questi giorni. Siamo davvero tranquilli rispetto a questo. Fare le obiezioni a gara in corso e non prima certo induce meccanismi particolari, da cui certo la commissione valutatrice non si farà condizionare. In ogni caso mi pare un modo di mettere il dubbio anche quando non c’è”.
Quanto al nuovo ospedale proposto dalla cordata vincitrice, la nuova struttura avrà un costo di costruzione di 251.844.468 euro, offrirà 613 posti letto e 1.614 parcheggi (che si spera che non siano l’ennesimo latrocinio sulle tasche dei cittadini e sulla sofferenza). Tempi di realizzazione in cinque anni.