Manzato: “legittimo riconoscimento per gli operatori della pesca a strascico penalizzati dalle nuove normative comunitarie”
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 27 dicembre scorso del Ministro delle politiche agricole e alimentari sull’attuazione della misura di arresto definitivo, mediante demolizione, delle imbarcazioni da pesca. Da ora, i pescatori interessati avranno 60 giorni di tempo per presentare le domande al Compartimento marittimo della regione presso il quale l’imbarcazione è iscritta. Il premio di arresto definitivo è destinato ai proprietari delle imbarcazioni di lunghezza pari o inferiori a 15 metri, autorizzati all’esercizio dell’attività di pesca con gli attrezzi ricompresi nel ‘sistema strascico’. La Regione del Veneto ha destinato per tale iniziativa 4 milioni di euro.
“Stiamo raccogliendo i frutti del nostro impegno – spiega l’assessore regionale Veneto all’agricoltura e alla pesca, Franco Manzato – e vediamo finalmente concretizzata l’azione da noi avviata nel giugno del 2012 con la richiesta al Ministero di predisporre un bando ‘straordinario’ rivolto alle imprese venete che operano a mare con piccole imbarcazioni, finora rimaste escluse da analoghe iniziative dell’autorità centrale che privilegiavano, nell’ambito della programmazione FEP, le imbarcazioni di stazza più elevata”.
“Prevediamo la demolizione di circa 35 imbarcazioni – aggiunge Manzato – appartenenti al segmento produttivo maggiormente penalizzato dalle recenti normative comunitarie che impongono il divieto dello strascico entro le tre miglia e l’obbligo di reti a maglia allargata e la rottamazione, quindi, risponde proprio alle pressanti richieste dei pescatori che non possono più esercitare la propria attività come un tempo”.