Aumento dei costi produttivi e calo dei pedaggi e delle entrate da royalties le cause che hanno compresso i ricavi di 12,53 milioni di euro
Segno meno dinanzi ai bilanci dell’Autostrada del Brennero per l’esercizio 2012, che chiudono con un utile di esercizio pari a 71,8 milioni di euro, in calo di 12,53 milioni di euro rispetto al risultato conseguito nel 2011 (84,3 milioni di euro). Il dato emerge dalla proposta di bilancio 2012 approvato in via Berlino a Trento dal Consiglio d’amministrazione dell’A22, a conclusione del suo mandato triennale.
Anche per l’Autobrennero il 2012 è stato un anno segnato dalla negativa congiuntura sia economica che finanziaria. Il calo del traffico con conseguente riduzione degli introiti da pedaggio e contrazione delle royalties provenienti dalle aree di servizio hanno inciso sul valore della produzione, arrivata nel 2012 a 340,8 milioni euro, registrando una diminuzione rispetto al 2011 del 4,07%. Gli introiti da pedaggio (al lordo dei sovrapprezzi) sono passati da 313,5 milioni di euro del 2011 a 303,2 milioni di euro del 2012, mentre i ricavi derivanti dalle royalties per le aree di servizio (pari a 27,7 milioni di euro) sono calati del 15,27% (nel 2011 erano risultati pari a 32,7 milioni di euro). I costi della produzione invece hanno subito un aumento del 4,70% (265,09 milioni di euro) dovuto principalmente a costi per acquisti e servizi. Marginalmente hanno inciso i costi del personale (l’organico è sceso a 956 dipendenti). Il risultato operativo (74,9 milioni di euro nel 2012 contro i 101,3 milioni di euro del 2011) segna un decremento del 26,04%.
Nel 2012 l’apporto positivo della gestione finanziaria al risultato di gestione si è incrementato in maniera sensibile, risentendo anche dell’andamento dei tassi d’interesse che ha caratterizzato l’anno appena trascorso: complessivamente, l’area finanziaria contribuisce al risultato di periodo con circa 26,1 milioni di euro (19,8 milioni di euro nel 2011), con un incremento del 31,46%. Il risultato prima delle imposte è stato di 104,22 milioni di euro. Al netto delle imposte d’esercizio e delle imposte differite, l’utile d’esercizio risulta pari a 71,84 milioni di euro, in calo rispetto al 2011 di 12,53 milioni di euro.
La società nel corso del 2012, ha realizzato investimenti per oltre 39 milioni di euro che hanno interessato principalmente i sovrappassi, le innovazioni gestionali e l’adeguamento della corsia di emergenza, nonché la terza corsia nel tratto Verona-Modena. Per quest’ultima sono proseguite le attività di sondaggio geotecnico e gli approfondimenti sull’impatto ambientale. Di pari passo, è proseguita l’attività di progettazione esecutiva.
Tra tutti gli interventi portati a termine e quelli che sono stati avviati, è stata completata la nuova struttura destinata ad ospitare il Cau (Centro assistenza utenti), il Coa (Centro operativo autostradale) e la sottosezione della Polizia stradale. Il nuovo edificio, funzionante dallo scorso dicembre, sorge vicino alla stazione autostradale di Trento Centro e della sede della società. Altro progetto portato a compimento nel 2012 è la ristrutturazione della stazione autostradale di San Michele all’Adige, in Trentino, e dell’adiacente Centro di servizio per l’assistenza autostradale (Csa). Nel corso del 2012, la società ha sostenuto costi per lavori di manutenzione per oltre 43 milioni di euro. Tali spese sono destinate fondamentalmente al mantenimento di elevati standard qualitativi e di sicurezza dell’arteria: uno sforzo continuo e costante negli anni che ha certamente contribuito al contenimento del fenomeno dell’incidentalità, congiuntamente agli impegni per il mantenimento in efficienza di tutti gli apparati tecnologici presenti lungo l’arteria, nelle gallerie, sui ponti, oppure quelli pensati per il miglioramento della visibilità di cantieri e per l’informazione all’utenza. Il Consiglio d’amministrazione di A22 ha approvato una spesa di 4,88 milioni di euro per un intervento che andrà a stabilizzare il versante su cui poggiano le pile del viadotto Micheletti 2. Costruito negli anni 1969-1971 e collaudato nel 1973, si trova intorno al chilometro 70 dell’Autobrennero, nella valle dell’Isarco, in provincia di Bolzano. E’ lungo 1.255 metri e costituito da 36 pile, distanti l’una dall’altra circa 35 metri. Il movimento dei terreni di fondazione non desta comunque preoccupazione: lo spostamento è assai lento (10 millimetri all’anno) e distribuito omogeneamente su un’ampia superficie e non concentrato in un punto particolare. L’A22 ritiene comunque opportuno intervenire per stabilizzare definitivamente il versante su cui poggia il viadotto. Valutati gli studi e i risultati, è stato deciso di attuare una modifica alla geometria del pendio a valle, depositando ai piedi delle pile del viadotto (tra la pila 21 e la pila 27) nuove ingenti masse di terreno con funzione stabilizzante.
Il progetto di bilancio licenziato dal Consiglio dovrà essere approvato dall’assemblea dei soci in calendario il prossimo 30 aprile.