Ciambetti: “arriva uno strumento in più per combattere le emergenze”. Zaia: “la politica sa affrontare i bisogni della gente e delle imprese”. Plauso da parte delle categorie economiche
Ci sono volute nove sedute e un lungo e serrato confronto dal 5 marzo a oggi nell’aula di palazzo Ferro Fini perché il Consiglio regionale del Veneto approvasse la finanziaria e il bilancio 2013. “La soddisfazione prevale sulla stanchezza – commenta l’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, dopo il voto giunto nella notte – perché, al di là della dialettica forte tra schieramenti, ancora una volta i consiglieri tutti, sia di maggioranza che di opposizione, hanno saputo trovare unità di intenti e hanno dimostrato equilibrio e lungimiranza nell’affrontare la situazione difficile che stiamo attraversando. Nell’interesse dei cittadini, insomma, è prevalso ancora una volta un diffuso e forte senso di responsabilità della massima istituzione veneta”.
Il maxiemendamento conclusivo presentato dalla Giunta, frutto di un lavoro defatigante dello stesso Ciambetti e dei dirigenti degli uffici – “a cui – sottolinea l’assessore – va la mia gratitudine per l’impegno profuso” –, ha infatti ottenuto ampi consensi da parte del Consiglio, “a dimostrazione che vi era piena consapevolezza – sostiene Ciambetti – della necessità di salvaguardare, nonostante i tagli insopportabili che abbiamo subito, quei capitoli che finanziano i servizi essenziali per la nostra comunità, che tutelano le nostre famiglie e che aprono spiragli di luce per il rilancio delle nostre imprese e la creazione di posti di lavoro”.
“E’ proprio sul fondo per le emergenze sociali, che ammonta a 12,3 milioni di euro, che doverosamente abbiamo concentrato la nostra attenzione – prosegue Ciambetti – e quello che ci ha maggiormente impegnato per recuperare risorse, al fine di garantire sostegno ai disoccupati, alle famiglie in difficoltà e in genere alle persone che versano in particolare stato di necessità a causa della grave e perdurante crisi economica nazionale e internazionale”.
L’approvazione di questa finanziaria ha incluso anche l’introduzione di un forte elemento innovativo, voluto proprio da Ciambetti, che caratterizzerà l’attività amministrativa della Regione nei prossimi due anni: “il primo emendamento che ho proposto ed è stato accolto – spiega l’assessore – riguarda la possibilità di utilizzare risorse vincolate da leggi regionali per fronteggiare situazioni di emergenza economica e sociale. In altre parole, abbiamo creato la condizione per rendere il bilancio più elastico, uno strumento realmente capace di rispondere alle necessità di intervento che, come si è dimostrato in questo difficile periodo di crisi, si manifestano con asprezza e possono essere affrontate solo con modalità straordinarie, non aumentando la spesa ma destinandola alle azioni più urgenti”.
Soddisfatto del lavoro compiuto il presidente della regione Luca Zaia: ringrazio il presidente Clodovaldo Ruffato, l’assessore Roberto Ciambetti, tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza e l’intero Consiglio regionale per l’imponente e complesso lavoro che ha portato all’approvazione del bilancio 2013, che non esito a definire il più difficile della storia della nostra Regione, il bilancio della crisi. Grazie all’assessore Ciambetti che ha seguito con tenacia e attenzione tutti i delicati passaggi di queste lunghe ma proficue giornate, grazie anche alla minoranza per il contributo costruttivo di approfondimento che si evince dal risultato finale. Abbiamo dato il segno che la classe politica veneta è attenta alle priorità ed ai problemi reali dei cittadini”.
Un bilancio difficile reso più difficoltoso dai tagli imposti dal governo centrale: tutti – aggiunge Zaia – abbiamo dovuto confrontarci con una situazione mai vista in passato, con pesanti tagli orizzontali piovuti da Roma che hanno messo a rischio anche le poste più rilevanti per il futuro dei nostri concittadini, dal welfare ai trasporti, alla dotazione finanziaria per far fronte alla drammatica crisi economica. Il lavoro comune ha portato buoni frutti: ne è infatti scaturito il miglior bilancio possibile, dove ogni euro disponibile è destinato ad essere speso per sostenere al massimo le esigenze dei veneti”.
“Ora – conclude il presidente – ripartiamo con rinnovata energia e ulteriori motivazioni per affrontare prima di tutto con misure incisive i morsi della crisi. Continueremo anche la nostra quotidiana battaglia perché le virtuosità del Veneto vengano finalmente riconosciute a livello nazionale, indirizzando i tagli, se necessari, a combattere gli orrendi sprechi che si aggirano per l’Italia. Non dimentichiamo mai che, se in questo Paese si applicassero i criteri di buona amministrazione del Veneto, si otterrebbero in un sol colpo risparmi per 28 miliardi di euro”.
L’approvazione del documento previsionale della regione del Veneto è salutata positivamente dal mondo economico. Per Giuseppe Sbalchiero, presidente degli artigiani veneti, “la Regione oggi dà un segnale forte ed unitario approvando un bilancio che, nonostante la mancanza di risorse, contiene elementi importanti soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese in crisi. Per quanto riguarda l’economia in generale e l’artigianato in particolare – sottolinea Sbalchiero – abbiamo innanzi tutto apprezzato che, grazie ad uno specifico emendamento (a costo zero per l’Ente) sulla certificazione dei crediti delle imprese appaltatrici e fornitrici della Regione e delle sue società, incluse le Usl e i Consorzi, sarà finalmente immesso un flusso di liquidità finanziaria importante che potrebbe contribuire alla sopravvivenza del sistema economico locale. E non si tratta di spiccioli: in Veneto i debiti della P.A. ammontano a poco meno di 3 miliardi (dato Corte dei Conti 2012), con tempi medi di pagamento (in Sanità) pari a 274 giorni, con punte anche superiori”.
Altro aspetto positivo secondo gli artigiani “lo ritroviamo nel maxiemendamento (12 milioni per sostenere i disoccupati e le famiglie in difficoltà) al cui interno sono stati previsti dei contributi a favore delle famiglie di imprenditori che, a causa della crisi, versano in particolari situazioni di difficoltà. Infine – conclude Sbalchiero – intendo sottolineare con forza l’impegno di tutto il consiglio Regionale Veneto che con grande senso di responsabilità ha inserito nella Finanziaria le modifiche alle leggi regionali in materia di noleggio con conducente e di autoservizi atipici da tempo sollecitate dalle organizzazioni maggiormente rappresentative del settore Bus Operator. Si è così evitato, al nostro territorio, un enorme danno economico ed occupazionale che avrebbe coinvolto 800 posti di lavoro, 380 imprese del settore e 650 bus”.