A Caldaro la nuova struttura interamente interrata. La nuova struttura permette di “liberare” are preziose per lo sviluppo urbanistico del territorio
La realizzazione del nuovo poligono militare in località “Tettoni” del comune di Caldaro rientra nell’accordo di permuta Stato-Provincia di Bolzano che prevede la messa a disposizione di terreni militari in cambio di opere finanziate dall’amministrazione locale. Nel caso specifico di questo lotto, la realizzazione della struttura funge da contropartita per il passaggio alla Provincia di alcune caserme inutilizzate a Merano, Bolzano, Appiano e Bressanone.
“Si tratta di aree preziose in quanto si trovano all’interno dei centri abitati – ha spiegato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder – e possono dare risposte ad esigenze abitative e produttive. L’interesse dell’amministrazione e dell’Esercito è univoco, in quanto l’accordo prevede che caserme inutilizzate passino alla Provincia in cambio di interventi per la messa a disposizione di alloggi per i militari”.
Nel caso specifico, però, l’accordo riguarda il nuovo poligono di tiro. “Una struttura fondamentale – ha sottolineato il Comandante delle Truppe Alpine Alberto Primicerj – per garantire la possibilità di effettuare le necessarie esercitazioni. Il vecchio poligono di San Maurizio era all’aperto, vicino all’ospedale, ed arrecava disturbo alla popolazione. Riteniamo che il nuovo progetto, che avrà un costo di 4 milioni di euro che ‘ripagheremo’ alla Provincia sottoforma di cessione di aree, avrà un impatto davvero vicino allo zero, senza dimenticare che ci siamo impegnati a ridurre al minimo i voli notturni degli elicotteri”.
La struttura, presentata dal progettista Carlo Azzolini, si trova alle pendici del Monte di Mezzo, avrà una lunghezza di 125 metri e l’unica parte visibile sarà quella occupata dagli uffici e dall’ingresso di tiratori e visitatori. “Il poligono sarà interamente insonorizzato – ha spiegato Azzolini – e la galleria verrà ricoperta utilizzando piante e alberi che caratterizzano la montagna sovrastante”. L’opera comprende anche un piccolo parcheggio per auto e bus, e una strada d’accesso.
“A Caldaro c’era un timore diffuso per questa nuova struttura militare – ha spiegato il sindaco Gertrud Benin – ma dobbiamo ammettere che il nuovo progetto tiene conto delle esigenze che abbiamo avanzato riducendo ai minimi termini ogni tipo di impatto. Ci fa molto piacere, inoltre, che il generale Primicerj si sia impegnato a limitare i voli notturni di elicotteri militari, e che nell’accordo si voglia far rientrare una zona di proprietà dell’Esercito situata nei pressi del lago, che potrà essere valorizzata anche a fini turistici”.