Tunnel ferroviario del Brennero, chiave per la competitività futura dell’Europa

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FieraBZ Viatec 2013 Pat Cox commissario ue corridoi 1
FieraBZ Viatec 2013 Pat Cox commissario ue corridoi 1Cox: “opera fondamentale per l’efficienza dei trasporti tra Nord e Sud Europa attraverso il Corridoio Berlino-Palermo”.

“La galleria di base del Brennero offre un doppio valore aggiunto: veri posti di lavoro e vera crescita economica e la possibilità di creare un’Europa realmente competitiva per il futuro”. Così il coordinatore Ue del Corridoio Berlino-Palermo, l’irlandese Pat Cox, intervenendo a Bolzano al Brenner Congress 2013. Sulle tratte d’accesso al tunnel, Cox ha manifestato un cauto ottimismo, dopo l’accordo dello scorso anno tra Austria e Germania e l’ulteriore stanziamento deciso a inizio settimana dal governo italiano: “siamo in tabella di marcia, le procedure sono lunghe – ha avvertito – bisogna che le tratte d’accesso procedano e siano pronte con il tunnel, altrimenti sarebbe come avere un pub irlandese senza birra: sarebbe triste”.

Cox ha fatto il punto sulle prospettive dei finanziamenti europei per l’opera e, più in generale per il settore delle infrastrutture e delle reti dei trasporti. C’è ancora da attendere il passaggio all’Parlamento europeo, ma quanto concordato dai capi di governo a inizio febbraio annuncia una riduzione delle risorse. “Ci aspettavamo 22 miliardi, ne avremo 13, meno del previsto, ma 5 in più di quanto avevamo negli ultimi 6 anni”, sottolinea Cox. L’indicazione che ne deriva, secondo il coordinatore, è che “l’Europa dovrà concentrare queste risorse dove c’è maggior valore aggiunto e cioè le tratte transfrontaliere”.

Soddisfatto il commissario italiano per il tunnel del Brennero, Mauro Fabris: “l’Italia ha dimostrato di meritare il sostegno dell’Ue”. Citando gli ultimi stanziamenti per complessivi 788 milioni di euro decisi dal governo italiano per il tunnel del Brennero, che portano il totale finora ad oltre 1 miliardo e 300 milioni, Fabris ha detto di sperare in un co-finanziamento europeo al 40%. Si tratta di “individuare e sostenere quei progetti che fanno crescere l’Europa” ha sostenuto Fabris che ha dato atto all’Unione europea di “aver focalizzato ciò che effettivamente serve” con la riduzione a 10 dei corridoio intermodali ritenuti prioritari. “Di questi, quattro interessano il territorio italiano – ha sottolineato Fabris – e quello del Brennero sarà il primo ad essere realizzato. Gli stanziamenti decisi dal governo – ha aggiunto – dimostrano quanto l’Italia consideri il corridoio del Brennero strategico per il futuro”.

Per Konrad Bergmeister, l’amministratore delegato austriaco della società Bbt Se incaricata della realizzazione della galleria ferroviaria più lunga d’Europa, “l’Europa sta concentrando i finanziamenti su dieci corridoi principali: questo è il passo più importante. E’ un grande successo perché con finanziamenti specifici si potranno portare a termine questi corridoi”. Per quanto riguarda il corridoio Berlino-Palermo, in cui rientra il tunnel del Brennero, “è già molto avanti ed è stato realizzato il 70% delle opere”.

Sul fronte dei finanziamenti, le prospettive sono buone, giudica Bergmeister sulla base degli stanziamenti austriaci ed italiani e degli impegni europei che potrebbero arrivare a coprire il 40% della spesa per le opere principali (finora è sicuro il 30%). “Da questo punto di vista – dice Bergmeister – siamo fortunati, abbiamo garanzie finanziarie che ci permettono di promuovere i prossimi bandi di gara. Attualmente abbiamo investimenti per 420 milioni e contratti in corso per circa 600”.