Fiera dell’Alto Adriatico, il Veneziano luogo di elezione per la “pesca-turismo”

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 RGB3879 1Canali: “fortissime opportunità per le aziende e per gli appassionati”

Presso il Palaexpomar di Caorle nello stand della provincia di Venezia e dell’Azienda di promozione turistica (Apt) l’assessore provinciale alla pesca Giuseppe Canali ha partecipato alla presentazione del progetto europeo GAC Gruppo di Azione Costiera per lo sviluppo dell’ecoturismo e la promozione dell’ittiturismo nella fascia costiera e lagunare veneziana, nell’ambito della Fiera dell’Alto Adriatico, salone professionale per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi.

Il territorio della Laguna è un ambito ideale per lo sviluppo del turismo legato alla pesca, settore passibile, secondo Canali, di notevoli sviluppi: “la provincia di Venezia ha un ruolo di coordinamento fondamentale per sviluppare e promuovere nuove sinergie tra il mondo della pesca e il turismo. La nostra realtà ‘d’acqua’ è fortemente legata anche all’attività della pesca, e l’ente Provincia è titolare di alcune funzioni in materia di gestione della fauna ittica, regolamentazione delle attività nelle acque interne, e marittime interne. Ci sono oltre 35.000 pescatori dilettantistico sportivi residenti in provincia di Venezia, circa 1.000 pescatori di professione residenti, 110 dirigenti di cooperative di pesca professionale e società agricole che esercitano attività di acquacoltura”.

Due i possibili scenari operativi secondo Canali: “la Giunta provinciale ha già approvato due progetti per la realizzazione di altrettante oasi marine, entro le 3 miglia marine. Una sarà realizzata a Bibione. L’opera è già stata finanziata con 230.000 euro; i lavori partiranno tra circa 60 giorni dopo l’affidamento con bando di gara. L’altra, situata tra Eraclea e Jesolo, nella laguna del Mort, sarà realizzata anche in collaborazione con la cooperativa di pescatori professionisti di Cortellazzo e la Fipsas. Entrambe nascono come luogo di ripopolamento delle specie ittiche locali, mentre alcune zone saranno dedicate alle immersioni ed alla  pratica della pesca amatoriale e sportiva”.

Non solo: per promuovere il binomio turismo e pesca, nella regione del Veneto è già in vigore la legge regionale in materia, che prevede la parziale semplificazione delle procedure per le imprese di pesca, l’incremento – per il momento limitatamente all’ambito lagunare – delle presenze a bordo, la diversificazione dell’offerta e il conseguente incremento dei redditi aziendali delle imprese del settore; la valorizzazione dei prodotti tipici, delle produzioni locali e delle tradizioni enogastronomiche venete salvaguardando e tutelando l’ambiente.