Soddisfazione degli imprenditori altoatesini. Biancofiore e Divina: “tempismo sospetto”
Come preannunciato, la Giunta provinciale di Trento ha ratificato con propria delibera i contenuti dell’intesa siglata venerdì fra il presidente “f.f.” della Provincia, Alberto Pacher e il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Mario Ciaccia riguardante da un lato la tratta trentina del raddoppio ferroviario del Brennero, e dall’altro la proroga della concessione dell’autostrada A22.
In una nota della Provincia, si ribadisce come “le due materie sono strettamente legate, considerato che con l’accantonamento di fondi da parte della A22 dovrebbe essere co-finanziata la realizzazione dell’opera.
Il testo dell’intesa prevede la garanzia che nella programmazione delle risorse finanziarie per il Tunnel del Brennero sia considerata con priorità la redazione e l’approvazione dei progetti relativi alla tratta trentina, assicurando una coerente temporizzazione delle fasi di realizzazione delle opere nel nostro territorio. Al tempo stesso, il Governo italiano s’impegna a verificare con Bruxelles la possibilità che la concessione dell’A22 venga prorogata dopo la scadenza del 2014”.
Il presidente Pacher ha ribadito la propria soddisfazione per l’intesa raggiunta con il Governo, “pur se in questioni di questa delicatezza la prudenza è d’obbligo”.
Una prudenza, quella di Pacher, più che dovuta, anche perché l’accordo sottoscritto suscita più di un dubbio circa la percorribilità dello scambio tra fondi per il tunnel ferroviario del Brennero e proroga automatica della concessione di A22.
Tra i primi a sparare contro il PdL per bocca della deputata e commissaria regionale Micaela Biancofiore: “l’accordo della settimana scorsa tra Governo e provincia di Trento sul Tunnel del Brennero è ravvisabile come voto di scambio da parte del partito di Monti e dell’governatore trentino Lorenzo Dellai, ‘Scelta civica’. E’ chiaro anche nel vedere come Lorenzo Dellai abbia subito dichiarato che era ciò che voleva”. Biancofiore critica anche il tempismo della riunione del Cipe: “che l’organismo deliberi sul Tunnel è scontato, ma non così proprio a ridosso della campagna elettorale. Parlare di proroga di concessione significa parlare di un reato, perché significa entrare a gamba tesa in una gara internazionale già bandita, con società quotate europee che partecipano. Sarebbe violazione di asta pubblica. Davvero strano che Monti, che è stato anche commissario europeo per la concorrenza per otto anni, si presti a questo giochino, specie dopo che il commissario europeo ai trasporti ha più volte ribadito che per il rinnovo della concessione di A22 passa solo attraverso una gara europea”.
Anche la Lega Nord per bocca del senatore Sergio Divina critica Dellai e la Provincia: “Dellai mente sapendo di mentire in fatto di proroga della concessione di A22, ma pur di raccattare qualche voto nel tentativo di superare il 10% nazionale (soglia minima per potere avere diritto a rappresentanti alla Camera) con la lista di Monti, va vene tutto, anche violare le più basilari regole del mercato e delle aste pubbliche in corso cui partecipano aziende quotate di caratura internazionale”.
Secondo Divina “tutti avremmo voluto una proroga della concessione in capo ad A22, ma il commissario europeo ai trasporti Kallas ha definitivamente sancito che gara dovrà essere. Non si capisce questa tardiva sollevazione di Dellai, che avrebbe dovuto agire decisamente prima di ora. Dellai non tenti ora di imbrogliare le carte facendosi promotore di un tentativo inutile e velletario a tempo ormai ampiamente scaduto”.
Soddisfatti dello sblocco del cantiere del tunnel ferroviario gli imprenditori altoatesini: “una decisione che finalmente libera nuove risorse per investimenti davvero strategici”. Così il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan, definisce il via libera dato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti al progetto definitivo del secondo lotto della galleria del Brennero, approvando lavori per quasi 700 milioni di euro. “L’approvazione del progetto definitivo garantirà nuove commesse ad un settore in crisi come quello delle costruzioni, sostenendo così la creazione di valore aggiunto e nuovi posti di lavoro”, sottolinea Pan, secondo il quale è “decisiva” la scelta di investire sulle infrastrutture strategiche anche in tempi di bilanci pubblici in calo. “Dobbiamo mantenere in ordine i nostri conti, ma questo non deve avvenire a scapito di interventi che migliorano la competitività dell’intero contesto economico e sociale”, conclude Pan.