In programma pagine Beethoven, Haydn e Schubert
Il Trio Jean Paul composto da Eckart Heiligers (pianoforte), Ulf Schneider (violino) e Martin Löhr (violoncello) è il protagonista del concerto della stagione 2013 della Società filarmonica di Trento (venerdì 15 febbraio, ore 20.45). Il Trio è tra gli ensemble da camera più prestigiosi sulla piazza ed entusiasma da quasi vent’anni il suo pubblico internazionale. Tra le esibizioni dei primi anni d’attività vanno citati i concerti alla Wiener Konzerthaus, alla Berliner Philharmonie, alla Wigmore Hall di Londra, alla Tonhalle di Zurigo.
Dopo le vittorie conquistate ai concorsi internazionali di Osaka (1993), Melbourne (1995) e al Concorso Nazionale Tedesco, ha avuto inizio un’ampia attività concertistica, che conduce regolarmente l’ensemble a tournée in Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Sudamerica e USA. Master ed esibizioni in festival internazionali (dallo Schleswig-Holstein al Lucerne Festival) nonché collaborazioni con musicisti quali Sharon Kam, Lars Anders Tomter, Paul Meyer e Vladimir Mendelssohn completano le molteplici attività artistiche del Trio. Con la scelta del loro patrono, il poeta Jean Paul, i tre musicisti sottolineano la particolare affinità con l’opera di Robert Schumann e rimandano al loro credo artistico, vale a dire, considerare gli elementi linguistico-retorici della musica quali punti di partenza per le loro interpretazioni. Un criterio di lettura applicato alle opere sia del periodo romantico che a quelle della musica contemporanea, dove possono vantare numerose prime esecuzioni assolute firmate da compositori quali Martin Christoph Redel, Kee Yong Chong, Michael Denhoff, Gordon Kerry e Albrecht Gürsching. Le incisioni del Trio di Brahms in Si maggiore (versione 1854) e della Verklärte Nacht di Schönberg (elaborazione per trio per pianoforte di Eduard Steuermann 1931/32) sono state insignite del Premio della critica discografica tedesca.
Il programma prevede l’esecuzione di pagine da Ludwig van Beethoven (Trio op. 1 in Mi bem. magg.), Joseph Haydn (Trio in Do magg. Hob. XV. 27) e Franz Schubert (Trio op. 99 in Si bem. magg.)
