Tra tradizione e futuro, la radio è lungi dall’essere morta e ora vive sempre di più nel mondo digitale e di internet
In molti, troppi, la davano già per spacciata sotto la preponderanza del video e della televisione, ma così non è stato e la radio è ben lungi dall’essere morta: anzi, è più viva che mai, grazie anche ai più recenti sviluppi della tecnologia di trasmissione che ne stanno cambiando volto, funzionalità e qualità d’ascolto.
In coincidenza con l’anniversario della prima trasmissione radiofonica delle Nazioni Unite, si il 13 febbraio si celebra il World Radio Day. L’evento, indetto dall’Unesco e, più recentemente, fatto proprio dall’Onu, vuole riunire emittenti e ascoltatori sparsi in ogni parte del mondo nella celebrazione del mezzo che, più di ogni altro nella storia, ha saputo raggiungere il maggior numero di persone al minor costo possibile. Ancora oggi questo mezzo di comunicazione riesce a connettere le persone e a dare voce in molte zone del mondo a chi non ne ha, anche in situazioni di emergenza. Non solo: consente a tantissimi di fare sentire la propria voce al di là di limiti fisici e finanziari.
La radio, che sembrava moribonda e ormai spacciata solo fino a poco tempo fa, ha saputo risollevarsi molto, adattandosi ai tempi e all’evoluzione della tecnologia, trovando nel web e nelle trasmissioni in digitale una nuova fonte di diffusione che per qualità non ha nulla da invidiare ad un compact disc. Proprio il web è al centro della celebrazione, che ruota intorno alla piattaforma online del Comitato Internazionale per la Giornata Mondiale della Radio, che organizza scambi di registrazioni audio (della durata massima di un minuto) con l’obiettivo di promuovere questo mezzo d’informazione. Web che ha visto il boom delle radio universitarie e delle radio locali, complice il fatto che per trasmettere via web, a differenza delle trasmissioni via etere, non richiede autorizzazioni di sorta e per trasmettere basta un piccolo computer un microfono e qualche base musicale, ascoltabile in ogni dove e quando si vuole.
Quanto all’evoluzione tecnologica, dopo mille tentativi e rinvii, anche in Italia le trasmissioni in digitale stanno prendendo sempre più piede. Dalla provincia di Trento, scelta come terreno di sperimentazione dall’Autorità per le comunicazioni, il sistema di trasmissione Dab+ si stà rapidamente allargando a tutto il Nord Italia, per poi coprire progressivamente tutto il paese. Hannes Wolter, responsabile del Consorzio Dab, fa il punto della situazione: “dopo avere acceso tre impianti in Trentino Adige per coprire la valle dell’Adige da Avio fino a Bolzano, ora siamo in attesa di ‘accendere’ gli impianti di Bressanone, Vipiteno e Merano per coprire le val Venosta e dell’Isarco: siamo in attesa che la provincia di Bolzano deliberi le autorizzazioni necessarie. Abbiamo poi acceso due impianti in Veneto a Spiazzi del Monte Baldo e a Velo veronese con cui copriamo gran parte della regione che spingono il segnale fino a gran parte dell’Emilia Romagna e della Lombardia, In Lombardia copriamo il territorio con un impianto metropolitano a Milano e uno a Valcava che copre il resto del territorio, mentre a Corio a nord di Torino c’è l’ultimo che copre il resto del territorio. In pratica, da Bolzano a Ferrara e da Venezia a Torino la copertura è assicurata sia per l’ascolto da postazione fissa che in auto, dove l’ascolto avviene senza interruzioni e disturbi di sorta”.
Un’esperienza d’ascolto confermata dall’utilizzo in mobilità di un apparecchio radiofonico portatile compatto come il modello Elite prodotto da Pure in due versioni, una stereofonica e una mono. Un apparecchio stilisticamente piacevole, proposto in due colorazioni contrastanti in puro stile minimalista Apple (bianca o nera) con una finitura plastica satinata con numerosi dettagli in alluminio. Ottima la sensibilità di sintonia negli spazi aperti che in quelli chiusi sia in FM che in DAB+: in quest’ultima modalità si apprezza la purezza e cristallinità del suono, unitamente ad una buona potenza anche negli spazi aperti. Rispetto alle trasmissioni analogiche in FM, quelle in DAB+ possono contare su un maggiore valore aggiunto costituito dalle informazioni aggiuntive presenti sull’ampio schermo a cristalli liquidi dove si può scegliere di ricevere notizie in messaggio breve, titolo del brano enorme dell’esecutore, informazioni sul traffico, e altro ancora. Inoltre, i due modelli di radio di Pure permettono anche altre funzionalità, come la messa in pausa dell’ascolto con successivo riascolto, oppure la registrazione di quanto si sta ascoltando. Per gli amanti di iPod e iPhone, Elite può fingere anche da elemento di amplificazione della raccolta musicale memorizzata negli apparecchi.
