La veronese Bauli acquisisce Bistefani

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Bistefani
BistefaniNasce una realtà dolciaria di oltre 500 milioni di euro di fatturato e 1.100 dipendenti

La monferrina Bistefani, azienda dolciaria nota soprattutto per i biscotti “Krumiri”, diventa scaligera a seguito dell’acquisizione dell’azienda della famiglia Viale da parte di un’altra faimiga molto nota nel settore dei dolci da ricorrenza, la Bauli.

Dopo mesi di trattative, che sembravano sul punto di interrompersi, l’operazione consente di mantenere nel Belpaese un pezzo importante del “Made in Italy” alimentare, dando vita ad un gruppo da 500 milioni di fatturato e 1.100 addetti. L’acquisizione nasce a seguito di difficoltà finanziarie di Bistefani, il biscottificio di Cale Monferrato fondato dalla famiglia Viale nel 1955 che nel 2011 ha fatto segnare ricavi per 75,4 milioni di euro. I problemi finanziari non sono tanto della Bistefani, che è un’azienda sana e che vanta prodotti di qualità e con un ottima penetrazione sul mercato nazionale ed estero, ma della capogruppo, la Luigi Viale Spa, attiva anche nella grande distribuzione organizzata con le insegne “Dimeglio”.

Un passaggio all’insegna della continuità aziendale e dei buoni rapporti tra i due fondatori: “Alberto Bauli è un amico da oltre vent’anni e sono contento che sia lui ad occuparsi per il futuro di quest’azienda” sottolinea Alberto Viale.

La nuova realtà annovera ora marchi come Motta, Alemagna, Bauli, Tartufone, Doria, Buondì, Girella, Yo-Yo e Ciocorì. Oltre ai famosissimi “krumiri”, i biscotti “a manubrio”, la forma dei baffi di Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia morto nello stesso anno in cui nasceva la loro ricetta, il 1878.

L’acquisizione di Bistefani rappresenta per Bauli l’occasione di destagionalizzare la propria produzione, per metà legata ai prodotti (panettoni e colombe) da ricorrenza. Gli oltre 140 dipendenti di Bistefani – 180 con gli impiegati amministrativi della sede di Milano – almeno per il momento non dovrebbero essere toccati. La nuova proprietà sembra intenzionata a farli diventare i “pasticceri” del gruppo, trasformando lo stabilimento nel suo polo d’eccellenza, proseguendo una tradizione secolare.

Soddisfatto anche il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia: “una luce in mezzo al buio di una crisi difficilissima e un motivo di orgoglio per i veneti e per l’intera economia della nostra regione. Questa operazione – aggiunge il presidente – rafforza la leadership veronese e veneta nel settore dolciario, ed in generale nel distretto agroalimentare”.