Partito il piano di riqualificazione dell’illuminazione con la sostituzione degli attuali impianti con la tecnologia Led della rete di Autovie Venete che si sviluppa su quattro anni
Le nuove tecnologie nel campo dell’illuminazione, permettono notevoli risparmi e un aumento della sicurezza. Lo confermano i primi risultati del piano di riqualificazione dell’illuminazione sulla rete autostradale di Autovie Venete, un progetto organizzato per passi successivi che prevede una prima fase riservata ai tratti autostradali non interessati dai lavori della terza corsia della A4 e una seconda a completamento delle altre aree.
Gli interventi, pianificati e programmati nell’arco di 4 anni, comportano il rifacimento dei quadri elettrici, la sostituzione di cavi, pali e accessori e, soprattutto, l’adozione di lampade a Led di ultima generazione. Uno dei primi interventi, la riqualificazione dell’impianto d’illuminazione degli svincoli di Redipuglia, è stato appena concluso e “rappresenta un modello di impianto autostradale all’aperto all’avanguardia in Italia”, sottolinea con orgoglio il presidente della concessionaria Emilio Terpin.
In autostrada, le dimensioni degli impianti sono notevoli e la superficie da illuminare correttamente molto ampia. A questi due elementi che già di per sé rendono più complesso l’intervento rispetto a quello adottato per la viabilità normale, si affiancano limiti e prescrizioni rigorose il cui rispetto comporta l’adozione di soluzioni e apparati con prestazione e caratteristiche illuminotecniche particolarmente elevate. Composto da 70 punti che emettono una luce la cui temperatura di colore è di 4.000 gradi Kelvin – molto vicina a quella solare – l’impianto di Redipuglia assicura un’illuminazione estremamente nitida e naturale, elevando così anche la sicurezza della circolazione. Le lampade, infatti, offrono due diverse tipologie di colore: a 3.000 gradi Kelvin (luce più calda dai toni gialli) o a 4.000 (luce più bianca, solare), come quelle adottate in A4. Una scelta che ha privilegiato la sicurezza perché la luce gialla, rispetto a quella bianca toglie visibilità e riduce la profondità di campo. Ulteriore elemento positivo il costo inferiore delle lampade a 4.000 gradi Kelvin che richiedono meno potenza per funzionare.
L’investimento complessivo, che sarà ammortizzato completamente in 4 anni, è stato di circa 40.000 euro (circa 570 euro per ogni “punto luce”), mentre la potenza attuale è pari a 7,3 chilowatt (inferiore del 60% rispetto ai 18,9 chilowatt dell’impianto precedente). La riduzione significa un risparmio annuo di energia di oltre 46.000 chilowatt che corrisponde a più di 8.000 euro sempre all’anno. Non solo: grazie alla durata delle nuove lampade (fra i 12 e i 14 anni, quattro volte maggiore rispetto alle lampade tradizionali), cala drasticamente il numero degli interventi di manutenzione e quindi si riducono i costi anche in questo settore.
Avviato nel 2012, con un primo test effettuato sull’area di sosta di Santa Caterina sulla A23, il programma di riqualificazione riguarderà, dopo Redipuglia, lo svincolo di Villesse a completamento della trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia, per poi proseguire con il resto della rete.