Comune e provincia di Venezia e la regione del Veneto sottoscrivono con il ministro quattro protocolli attuativi dell’Accordo di programma
Con una firma a quattro (il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia e il ministro all’ambiente Corrado Clini) parte la bonifica e il rilancio dell’area di Porto Marghera.
“Da oggi si aprono prospettive molto più concrete per l’effettivo rilancio di Porto Marghera”. E’ il commento dell’assessore regionale alla legge speciale per Venezia, Renato Chisso, sulla approvazione dei quattro protocolli attuativi dell’Accordo di Programma dell’aprile scorso per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di interesse nazionale (SIN) di Venezia – Porto Marghera, firmati dal ministero dell’ambiente Corrado Clini. “Voglio ringraziare Clini – ha aggiunto Chisso – perché ha colto subito le problematiche e ha dato una mano fondamentale per risolverle, cosa che tentavamo di fare, senza esito, da dieci anni. Fino ad ora per avere un’autorizzazione a Marghera ci volevano decine di permessi e autorizzazioni, con tempi dilatati e soprattutto indefiniti, ma certamente di anni. Con i provvedimenti di oggi, invece, abbiamo di fronte tempi, costi e procedure certe, che poi è quello che chiede il mondo per poter investire”.
I protocolli attuativi – ha spiegato l’assessore – riguardano anzitutto la “Caratterizzazione dei siti”: i piani di caratterizzazione non necessitano più di preventiva autorizzazione, a condizione che venga seguito il Protocollo stesso. Tali piani potranno così essere eseguiti con tempi estremamente ridotti. Il secondo protocollo operativo si riferisce alle “Modalità di intervento di bonifica e di messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda” e individua tecnologie di bonifica standardizzate che possono essere utilizzate nell’area. In tal modo, i soggetti interessati hanno a diposizione uno strumento che agevola e semplifica l’individuazione delle tecnologie di bonifica applicabili alle aree in disponibilità. Il terzo protocollo riguarda i “Criteri per la determinazione delle garanzie finanziarie”. Esso esenta gli enti pubblici e le Società a completa partecipazione pubblica dalla prestazione di garanzie finanziarie per l’esecuzione d’interventi di bonifica. Anche le imprese che hanno dimostrato la volontà di attuare gli interventi di bonifica, avendo stipulato il contratto di transazione per la riparazione danno ambientale con lo Stato, sono esonerate dal prestare tali garanzie. La riduzione delle garanzie finanziarie non si applica invece – ha fatto presente l’assessore – alle ditte che non procedono alla riconversione / reindustrializzazione delle aree in disponibilità: in questo caso dovrà essere prestata una garanzia finanziaria pari al 50% dell’importo dei lavori previsti. L’ultimo protocollo, infine, riguarda le “Attività sperimentali di bonifica dei siti contaminati” compresi nel SIN di Venezia Porto Marghera che non necessitano di autorizzazione ai fini della loro attuazione. Tale procedura semplificata incentiva l’attività di sperimentazione e ricerca che le ditte possono proporre per gli interventi a Porto Marghera, sviluppando attività di bonifica innovative.
Soddisfatta della firma la presidente della provincia di Venezia, Zaccariotto: “questi quattro protocolli mettono la parola fine a tante fantasticherie, tante ipotesi progettuali che per anni sulla questione legata al futuro di Porto Marghera sono state fatte, ma di cui non si intravvedeva nessuna attuazione, nessuno sviluppo concreto. Ritengo che l’impegno significativo, messo in atto in questi mesi a tutti i livelli dalle istituzioni sia invece la risposta concreta e fattiva che la gente voleva. Marghera non riguarda solo la regione del Veneto, ma – ha ribadito Zaccariotto – ha un’importanza strategica e un riconoscimento a livello nazionale. Oggi queste azioni concrete mettono da parte ogni demagogia, e determinano un percorso che darà l’avvio ad una nuova fase di rilancio: questo volevano i cittadini veneziani, e noi istituzioni – attraverso un gioco di squadra – abbiamo saputo lavorare insieme, siamo riusciti a cogliere questo importante risultato”.