Portare più vicino alle persone gli oggetti custoditi in musei, collezioni e luoghi espositivi altoatesini: le storie che raccontano, la Storia di cui sono testimoni, il loro legame con il presente
All’insegna del motto “1000+1 La storia negli oggetti”, è stata presentata a Bolzano l’iniziativa “anno dell’oggetto museale 2013”, manifestazione proporrà quasi 90 eventi in oltre 40 musei, collezioni e luoghi espositivi altoatesini e volti a valorizzare gli oggetti museali e il loro significato per l’attuale presente, nonché ad avvicinare il pubblico al lavoro “dietro le quinte” dei musei: è l'”Anno dell’oggetto museale”, ideato dalla Ripartizione Musei della provincia di Bolzano in collaborazione con l’Associazione musei altoatesini. Nel corso dell’Anno dell’oggetto museale, che si chiuderà il 29 novembre 2013 con la “Lunga notte dei musei” di Bolzano, i numerosi e vari oggetti conservati e esposti nei musei dell’Alto Adige racconteranno le loro storie affascinanti e uniche, testimoniando, insieme, l’indissolubile legame che li unisce alla Storia (quella con la esse maiuscola) e a quella del territorio. E’ per questo che per la manifestazione è stato significativamente scelto il motto “1000+1 La storia negli oggetti”.
“Un’occasione, quella costituita dalle decine di eventi che per tutto il 2013 scandiranno l’Anno dell’oggetto museale, per il pubblico altoatesino – ma non solo – di ogni età di realizzare l’importanza dell’attività dei musei e di coloro che vi si dedicano, scoprendoli luoghi di cultura vivi e innovativi”, ha sottolineato Sabina Kasslatter Mur, assessora provinciale all’Istruzione e cultura tedesca. Ad operatori e operatrici del settore l’Anno degli oggetti museali offrirà invece un momento di confronto, oltre che un’opportunità di presentare le proprie collezioni in una luce nuova.
Disseminate sull’intero territorio altoatesino – da Bolzano alla Bassa Atesina, dal Burgraviato alla Val Passiria, dalla Valle Isarco alla Val Pusteria e alle valli ladine – le istituzioni aderenti all’iniziativa offrono uno spaccato del variegato e ricco panorama museale della nostra provincia. Tra esse si trovano le grandi strutture espositive del capoluogo, ma anche musei e collezioni più piccoli, fortemente legati alla realtà locale, a volte meno noti ma non meno significativi e preziosi. Nell’Anno dell’oggetto museale questi ultimi potranno rendere più visibili i propri tesori.
Il programma della manifestazione include mostre temporanee, conferenze, visite guidate tematiche alla scoperta di particolari oggetti, oggetti “del mese” o che raccontano le loro personalissime vicende legate alla tradizione, alla storia, alla ricerca scientifica. E ancora, seminari per “toccare” gli oggetti espositivi e instaurare con essi un approccio diverso, realizzando così i musei come luoghi non solo dell’intelletto, ma da vivere con tutti i sensi. Alcuni di essi renderanno accessibili parti delle loro collezioni solitamente non esposte o, addirittura, i loro depositi. Non mancheranno, naturalmente, le azioni dedicate ai bambini e alle scuole. Destinatario dell’Anno dell’oggetto museale non sarà però solo il grande pubblico: il programma prevede infatti anche alcune proposte formative destinate specificamente a insegnanti e operatori del settore museale.
Se ricche sono le iniziative, diversissimi sono anche i temi che affrontano: arte, cultura popolare e religiosa, storia culturale e del costume, storia locale, archeologia, scienza ed altri ancora. Ne è testimone la varietà dei particolari protagonisti dell’Anno dell’oggetto museale 2013.
Forse un dipinto o un reperto archeologico non appaiono inconsueti in un museo; quando però si trova un truciolo resinoso (usato un tempo per illuminare), un cavallo o un raccoglibriciole, s’inizia a chiedersi cosa li renda oggetti di rilevanza museale, per quale motivo queste “cose” siano state scelte per essere esposte. Anche questo è uno degli obiettivi della manifestazione: rendere quanto più comprensibile al pubblico il lavoro – concettuale e pratico – di musei e collezioni dell’Alto Adige e i loro compiti (collezionare, conservare, esporre, trasmettere e fare ricerca).
L’azione artistica di Hannes Egger “Oggetti fuori luogo” porterà di volta in volta, a primavera 2013, alcuni oggetti museali sugli scaffali di diversi supermercati in tutto l’Alto Adige. Essi entreranno così in mezzo alla gente, ed emergerà il contrasto tra un luogo di consumo rapido e impersonale delle cose – il supermercato – ed uno – il museo, la collezione – di conservazione e attenta valorizzazione.
Articolata in poco meno di 50 musei e collezioni altoatesini, la “Giornata internazionale dei musei” del 12 maggio. Tema centrale dello speciale programma proposto sarà, naturalmente, l’oggetto espositivo. In tale occasione si svolgerà anche l’azione “Lo scrigno dei ricordi”: bambini e adulti potranno portare nei musei coinvolti un oggetto che vorrebbero conservare per il futuro. Lì esso verrà catalogato nel Catalogo on-line dei beni culturali dell’Alto Adige con le sue 150.000 voci, vero e proprio “specchio” digitale delle decine di migliaia di oggetti conservati in musei e istituzioni culturali altoatesine. Tra il 17 e il 26 maggio, sei musei saranno presenti con stand creativi al “Festival per bambini” della Fondazione Cassa di Risparmio, sui Prati del Talvera a Bolzano.