Incontro di fine d’anno con la stampa del governatore del Veneto

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Luca Zaia su Radio 2 ad Un giorno da pecora 1

Luca Zaia su Radio 2 ad Un giorno da pecora 1Zaia: “tre i capisaldi del nostro impegno: lavoro, impresa e salute”

 

 

Lavoro, impresa e salute: tre temi fondamentali sui quali il governo del Veneto è stato impegnato in questo 2012 che sta per finire e rappresentano le tre principali linee d’azione anche per l’anno venturo. Questo il messaggio che il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, ha trasmesso nel corso del tradizionale incontro di fine anno con la stampa, durante il quale ha tracciato un bilancio delle attività sin qui svolte e indicato i programmi per il futuro.

 

Dopo i ringraziamenti a tutto il personale della Regione – “ad alcuni dei quali abbiamo chiesto anche un sacrificio economico” –, agli assessori che compongono la Giunta – “una squadra coesa a cui si deve il raggiungimento di traguardi importanti” –, Zaia ha evidenziato le grandi difficoltà che hanno pesato sull’operatività dell’Ente: i tagli di risorse da parte dello Stato, il centralismo del governo romano, la costante penalizzazione delle amministrazioni più virtuose a vantaggio di quelle inefficienti e sprecone, le mancate riforme in senso federalista che, oltre che rispondere ai principi  della Costituzione, darebbero nuova fiducia e speranza a territori e comunità come quelli veneti, che da sempre danno allo Stato molto di più di quello che ricevono, “a cominciare da quei 16 miliardi che ogni anno il Veneto versa nelle casse romane senza averne alcun beneficio”. 

 

“Nonostante questo quadro poco incoraggiante e con tutte le limitazioni e le complessità esistenti – ha detto il presidente del Veneto –, siamo riusciti ad avviare alcuni progetti che rispondono alle vere emergenze della nostra società: la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, il sostegno alle imprese, il livello dei servizi essenziali ai cittadini, riuscendo, in particolare, a mantenere l’elevato standard di qualità per quelli sanitari. Con sette miliardi di opere pubbliche che abbiamo cantierato e stiamo per cantierare, la Regione è il primo committente del Veneto: una mole d’interventi che non sono potenzieranno il nostro sistema infrastrutturale e metteranno in sicurezza il nostro territorio, ma garantiranno anche occupazione per i nostri concittadini. Le opere del Veneto dovrebbero essere realizzate dai Veneti. A ciò si aggiungano i due Patti per lo sviluppo sottoscritti con associazioni imprenditoriali e sindacati che garantiranno un volano di investimenti per 9 miliardi di euro. Ma anche il rilancio dell’azione della nostra finanziaria regionale, Veneto Sviluppo, impegnata sui fronti della crescita economica e del sostegno al credito per le imprese”.    

 

Allargando l’obiettivo anche ad altri settori, “quanto alla sanità – ha sottolineato Zaia – se in Italia si applicasse la spesa che il Veneto sostiene per questo settore, risultando peraltro la realtà che primeggia per organizzazione e per qualità delle cure a livello nazionale, non ci sarebbe un euro di deficit. Invece ci sono regioni che dissipano e spendono malamente le risorse disponibili, trascinando ingiustamente nella voragine anche chi, come il Veneto, opera con criterio, lungimiranza e senso di responsabilità. E possiamo fare ancor meglio, tant’è che ci apprestiamo a rendere fruibili talune apparecchiature ospedaliere anche di notte, al fine di ridurre ulteriormente i tempi di attesa per i pazienti”.

 

Quanto al bilancio consuntivo dell’anno che sta per terminale, per Zaia questo “non è stato un anno facile e gli indicatori ci dicono che per il 2013 la strada è ancora in salita. Ma noi continueremo nella nostra attività amministrativa per consolidare gli elementi di virtuosità che ci caratterizzano, puntando alle riforme per acquisire come Regione nuova autonomia, cercando nuovi modelli di promozione economica e dando segnali precisi ai cittadini, come già abbiamo fatto nel corso di quest’anno, di riduzione della spesa pubblica e soprattutto dei cosiddetti costi della politica”.