“Un anno difficilissimo, ma nella consapevolezza di essere riusciti a fare cose importanti”
Tradizionale appuntamento con la stampa per fare il bilancio di fine anno sulle cose fatte e quelle che rimangono ancora da fare, specie in vista dell’appuntamento elettorale del 2013 quando la regione Friuli Venezia Giulia dovrà rinnovare Consiglio e Giunta regionale. Per il presidente Renzo Tondo, quello che si sta per chiudere è stato “un anno difficilissimo, per i cittadini del Friuli Venezia Giulia, per la Giunta regionale e per la maggioranza che la sostiene, ma anche un anno che si chiude con la consapevolezza delle cose importanti realizzate”.
Non un bilancio di fine legislatura, ha voluto precisare, ma solo di fine anno, perché nei quattro mesi che mancano alle elezioni regionali la Giunta intende continuare a lavorare intensamente nello stile che ha caratterizzato fin dall’inizio il suo operato: “in un clima nazionale segnato dagli scandali, abbiamo amministrato con onestà, severità, impegno. Dovrebbe essere questa la normalità. Ebbene, siamo orgogliosi di essere una regione normale”, ha detto il presidente.
Tondo si è richiamato al suo intervento in Consiglio regionale del 27 settembre 2011, nel quale ha tracciato un programma di tagli ai costi della politica e di riorganizzazione dei livelli istituzionali. Si possono toccare con mano i risultati: la riduzione dei consiglieri regionali è ormai in dirittura a Roma, gli assessori sono stati ridotti da dieci a otto, è stata approvata una riforma della Sanità che riduce le Aziende da nove a sei. E poi, unificate le Ater e gli Erdisu, promosse le Unioni fra i Comuni. “Insomma – ha detto Tondo – possiamo rivendicare di aver impostato un percorso coerente con le indicazioni programmatiche di un anno fa. È così che intendiamo celebrare i 50 anni dello Statuto di autonomia, non sul palcoscenico, ma lavorando per arrivare a un sistema istituzionale più leggero, a una burocrazia più semplice, in modo da liberare risorse per dare un futuro alla nostra comunità e lavoro ai giovani. Stiamo attraversando – ha aggiunto – una crisi senza precedenti, che dura ormai da più di cinque anni, più della Seconda guerra mondiale. Chi pensa che alla fine si potrà ritrovare un mondo uguale a quello di prima si sbaglia, non ha capito niente. Dobbiamo assumerci la responsabilità di guidare il cambiamento”.
La Regione si è trovata a governare con un miliardo di euro di risorse in meno nel bilancio, pari al 20% del totale. Ma si è riusciti ugualmente a porre al centro della politica il lavoro, sostenendo il reddito di chi è stato colpito dalla crisi, e a indirizzare risorse importanti verso il mondo delle imprese per aiutarle a guardare oltre le difficoltà del momento. Tondo ha rivendicato, tra i meriti della Giunta, il dimezzamento del debito, da 1,6 miliardi a 800 milioni, contro “le bugie della cattiva politica”. E poi la terza corsia dell’autostrada A4: “siamo riusciti a superare finora tutti gli ostacoli, burocratici, finanziari e anche quelli frapposti da comportamenti irresponsabili. La terza corsia è un gigantesco cantiere, una grande opportunità di sviluppo. Quanto alla riconferma della gestione commissariale se il Governo non decidesse – ha aggiunto Tondo – si assumerebbe una responsabilità immensa, che romperebbe definitivamente i rapporti tra Regione e Governo”.
Quanto ai rapporti interni alla maggioranza e alla stessa Giunta, Tondo ha detto che “la nostra è stata una squadra compatta, che ha lavorato bene in un anno difficile. E’ un modello politico che intendo confermare per la prossima legislatura. L’alleanza tra il Pdl, la Lega Nord e l’Udc è stato un modello politico che abbiamo fortemente voluto e che ha tenuto ampiamente dal punto di vista della stabilità”.
Le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia si svolgeranno il 21 aprile prossimo. Assieme alle consultazioni regionali, in Friuli Venezia Giulia, nello stesso giorno si terranno tutte le altre elezioni amministrative previste nel territorio, tra cui quelle per la provincia di Udine.
Quanto anno scenario nazionale, dopo i burrascosi rapporti avuti con Roma e con il Governo Monti avuti negli ultimi mesi, Tondo spera “in un governo che guardi e ascolti le imprese, e pur con le difficoltà che ho registrato, il candidato è Silvio Berlusconi. Il nuovo esecutivo nazionale dovrà garantire rigore e sviluppo, uno sviluppo – ha concluso – che con Monti non c’è stato”.
E nei mesi che rimangono da qui alla data delle elezioni regionali, l’auspicio del presidente è che “la competizione, anche aspra, si basi su verità e contenuti, e non su bugie e ideologie”. Tondo ha ribadito più volte il concetto, anche accusando l’opposizione: “pensare che il debito non esiste – ha sottolineato, parlando della riduzione dell’indebitamento dell’amministrazione regionale – è un esempio di cattiva politica. Quando si raccontano le bugie per le proprie posizioni si fa un cattivo servizio alla società”. E ancora, interrogato sulla crisi economica, ha affermato che “non aiuta chi semina pessimismo ogni giorno”. Quanto alla sua antagonista espressione del centrosinistra, Tondo ha detto che “io vado solo nelle tv locali a parlare di problemi locali, altro non mi interessa. Altri hanno scelto altri modelli, auguri”.