La decisione da parte della Commissione trasporti del Parlamento europeo. Polemiche tra PDL e PD
La Commissione trasporti del Parlamento europeo ha dato il via libera al prolungamento verso sud del Corridoio ferroviario Baltico-Adriatico: “una buona notizia, che conferma la strategicità del progetto, coinvolgendo i porti dell’Alto Adriatico” commenta a caldo con soddisfazione l’assessore ai trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, secondo cui “il positivo voto della commissione Ue Trasporti sui progetti prioritari riguardanti le cosiddette reti Ten-T (“Trans european networks Transport”, ndr), che ha posto al primo posto dell’elenco l’estensione della direttrice baltico-adriatica verso l’Adriatico, il cui esito mi è stato comunicato questa mattina dall’europarlamentare Antonio Cancian, rappresenta un risultato storico per la nostra regione ed il suo sistema portuale”.
Il voto è il coronamento degli sforzi congiunti fatti negli ultimi anni da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Carinzia: “riteniamo che questa decisione Ue possa realmente garantire uno sviluppo dei porti adriatico-settentrionali – dice Riccardi – e la decisione di oggi comporta la possibilità di ‘richiamare’ sulle reti Ten-T risorse comunitarie per complessivi 40 miliardi di euro, indispensabili per avviare nuovi progetti di riqualificazione ed ammodernamento delle attuali linee: nell’ambito di questa cospicua dotazione finanziaria Ue il Friuli Venezia Giulia porrà a Bruxelles la prioritaria esigenza del raddoppio della ferrovia Udine-Cervignano e della risoluzione del nodo rappresentato dall’attraversamento ferroviario di Udine, con gli innumerevoli disagi che arreca alla cittadinanza”.
Alla soddisfazione di Riccardi che ha ringraziato l’europarlamentare Antonio Ciancian, s’aggiunge il commento del coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, secondo cui “la decisione che istituisce il Corridoio Adriatico-Baltico è una grande notizia”. Gottardo va oltre: “se il presidente Renzo Tondo e l’assessore Riccardo Riccardi coronano il grande lavoro di lobbying svolto in modo ottimale unitamente ai loro colleghi, con il Governo nazionale e il sistema europeo e, non da ultimi, con i parlamentari europei, colpisce il fatto che l’europarlamentare Debora Serracchiani sia risultata assente per l’intera durata dei lavori e sulla votazione. Mentre a Bruxelles è in gioco l’interesse primario della nostra regione e dell’intero NordEst, l’europarlamentare del Pd ai suoi doveri istituzionali – conclude – evidentemente privilegia altri interessi politici di parte”. Secondo Gottardo, Serracchiani, candidata dal PD alla presidenza della regione in alternativa a Tondo, “non poteva scegliere modo migliore per dare prova di incoerenza e di inaffidabilità politica. Preferisce stare ferma a Roma anziché lì dove gli elettori l’hanno votata per esserci. Questa è un’ulteriore prova dell’affidabilità di chi vorrebbe accusare il presidente Tondo di essere zitto e fermo, mentre proprio oggi, nonostante non abbia potuto contare sul sostegno dell’europarlamentare Serracchiani – conclude Gottardo – egli abbia ancora una volta conseguito risultati importanti per il futuro della regione”.
La Commissione trasporti del Parlamento europeo non si è limitata al Corridoio Baltico-Adriatico: ha approvato anche il nuovo regolamento ed i tracciati delle Ten-T. Per l’Italia sono stati confermati i quattro corridoi, compreso il ‘Mediterraneo’ (che comprende la Torino-Lione fino a Trieste), l’Helsinki-La Valletta attraverso il Brennero con biforcazione verso Bari, il Genova-Rotterdam e il Baltico-Adriatico. In seduta congiunta con la Commissione industria via libera anche al regolamento sul finanziamento da 50 miliardi per la ‘Connecting Europe Facility’ 2014-20.
Il corridoio Helsinki-La Valletta a Napoli si biforcherà: da un lato verso Taranto e Bari, dall’altro raggiungerà Palermo da dove proseguirà via mare fino a Malta. Particolarmente significativa la previsione di finanziamento per il raddoppio della linea Messina-Palermo. Il corridoio ferroviario ‘Mediterraneo’ che collega trasversalmente l’Europa dal Portogallo all’Ucraina comprende la Torino-Lione e l’attraversamento della Pianura Padana fino a Trieste, per poi proseguire verso est. Attraverso Trieste, arrivando da Klagenfurt via Tarvisio, passerà anche il nuovo corridoio Baltico-Adriatico che partendo dall’Europa nord-orientale raggiungerà Venezia e Ravenna. Inoltre, è stato approvato il progetto di ‘Autostrada del Mare’ che dovrebbe collegare Valencia con Barcellona e Livorno passando per la Sardegna con diramazioni a Cagliari, Olbia e Porto Torres.
L’approvazione del regolamento per la ‘Cef’, che secondo la Commissione europea dovrebbe avere una dotazione finanziaria da 50 miliardi di euro (compresi 10 miliardi dai fondi strutturali) è comunque soggetta ai risultati dei negoziati tra i 27 paesi che compongono l’Unione per il bilancio pluriennale 2014-2020. Il Consiglio propone un taglio a 36 miliardi, mentre dal Parlamento si pensa ad un effetto leva con l’emissione di project-bond. Il valore complessivo negli investimenti per infrastrutture legati ai trasporti, all’energia e alle telecomunicazioni entro il 2020 è di circa 1.600 miliardi di euro.