Conte: “sì all’autosufficienza, derogabile solo dietro a precisi accordi interregionali. No a qualsiasi imposizione ministeriale”
Il Veneto dice no agli smaltimenti di rifiuti sul suo territorio imposti dal governo centrale: “per quanto ci riguarda –dichiara l’assessore regionale all’ambiente, Maurizio Conte – solo un accordo interregionale può derogare al principio di autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti. Il Veneto non intende accogliere rifiuti da fuori regione, da qualsiasi parte vengano, e ci opporremo in tutti i modi a qualsiasi forzatura o imposizione dall’alto”.
La reazione decisa è conseguente all’ipotesi di una norma per il trasporto fuori regione dei rifiuti che dovrebbe essere contenuta nella bozza del testo del decreto legge ‘Salva-infrazioni’ (Disposizioni urgenti per il superamento delle procedure di infrazione e di pre-infrazione in corso in sede comunitaria) all’esame del Consiglio dei ministri. Nel provvedimento, secondo quanto reso noto finora, sarebbe previsto che per “esigenze di solidarietà nazionale”, qualora non ci fosse accordo tra regioni, si interverrebbe con un Dpr.
“La nostra posizione su questo argomento resta ferma – aggiunge Conte – e cioè che spetta ad ogni singola regione pianificare la gestione dei rifiuti. Solo ogni singola realtà è in grado di valutare la possibilità o meno di ingresso di rifiuti prodotti in altre regioni, sulla base dello stato di attuazione della propria pianificazione, che è strettamente correlata anche ad aspetti di tutela dell’ambiente e della salute pubblica. E questo a prescindere da qualunque esigenza di solidarietà nazionale”.
Per Conte “le esigenze di solidarietà il Veneto le ha sempre onorate con puntualità e senso del dovere. La responsabilizzazione del Governo doveva essere indirizzata a quelle regioni che ancora non si sono allineate alle direttive nazionali in materia ambientale, ma forse per chi non è stato eletto direttamente dai cittadini certi principi sono lontani e risulta più facile vessare le regioni virtuose che fino ad ora hanno collaborato fattivamente allo sviluppo del Paese senza creare circuiti assistenziali. La coperta è corta per tutti, ma la pazienza dei veneti è al termine. Le risorse e la pianificazione spesi in questi anni per produrre risultati d’eccellenza nella raccolta e nella gestione dei rifiuti non sono frutto della casualità ma del senso del dovere e di responsabilità. La scadenza del mandato di questi ministri si avvicina, non possiamo permettere che chi sta per abbandonare la nave appesantisca ulteriormente il carico di fatiche ed oneri che pesano sulle spalle dei veneti. Al futuro dovrà pensarci il prossimo governo, eletto democraticamente dai cittadini, qualunque esso sia”. Il Veneto non ci sta affatto ad accollarsi la munnezza di Napoli e dintorni.