La ribalta in un salone ridotto con pochi espositori
L’edizione 2012 del Motor Show di Bologna passerà alla storia come la più dimessa della sua storia, con pochissime case che hanno aderito al salone, complice anche la difficilissima situazione del mercato che impone tagli su tutto. Nonostante ciò, il salone costituisce il luogo dove Volkswagen porta al debutto europeo (dopo la presentazione in anteprima mondiale al salone di Los Angeles) della nuova Maggiolino Cabriolet, la terza generazione di questo mitico modello.
Maggiolino Cabriolet è diventato più grande. Ma non solo. Ora è anche più potente, più sportivo e più parco nei consumi. Inoltre è più lungo, più largo e ha un andamento del tetto più piatto con proporzioni più dinamiche. Accanto a prestazioni su strada e consumi, un altro dato che conta per una cabriolet è quello relativo al tempo impiegato per aprirsi: su Maggiolino, la capote ad azionamento elettroidraulico, di serie, si apre in soli 9,5 secondi, anche a vettura in movimento fino a una velocità di 50 km/h, ripiegandosi dietro i sedili posteriori per garantire una visibilità posteriore ottimale. Per la chiusura, il tetto in tessuto di Maggiolino Cabriolet impiega 11 secondi. Il secondo e mezzo in più è sfruttato dal sistema elettroidraulico per fissare automaticamente il tetto al telaio del parabrezza.
Un prodotto iconico: in 32 anni ne sono stati costruiti 331.847 esemplari. Il design del Maggiolino ha vissuto una rinascita con la New Beetle, che nella versione Cabriolet in otto anni ha raggiunto il traguardo di 234.619 unità prodotte. Non si trattava semplicemente di una copia del primo Maggiolino Cabriolet. Al contrario, i designer ne avevano reinterpretato e sviluppato le forme senza ottenere quel giusto equilibrio che invece si nota nel nuovo modello.
Con i 4.278 mm di lunghezza, il nuovo Maggiolino Cabriolet è 152 mm più lungo e 84 mm più largo (1.808 mm, specchietti retrovisori esterni esclusi) rispetto alla New Beetle. Con 1.473 mm di altezza la versione cabriolet risulta 29 mm più bassa. I centimetri in più in lunghezza si traducono in maggiore disponibilità di spazio nell’abitacolo e nel bagagliaio. Anche quando aperta, la capote in tessuto non limita in alcun modo la capacità del vano bagagli che raggiunge i 225 litri (+24 litri rispetto alla New Beetle). A differenza della New Beetle Cabriolet, il divano posteriore può inoltre essere abbattuto grazie al sistema di roll-bar di nuova concezione che non interferisce in questa operazione. Invece, quando necessario, ovvero al superamento di una data soglia di accelerazione traversale o inclinazione della vettura, nel giro di pochi millesimi di secondo il roll-bar si sposta verso l’alto dietro gli appoggiatesta posteriori assicurando l’adeguata protezione.
Grazie alle nuove dimensioni, al telaio del parabrezza notevolmente spostato all’indietro e alla conseguente modifica dell’andamento del tetto, i due passeggeri posteriori hanno più spazio per la testa (nello specifico 12 mm in più).
Quanto ai motori, Maggiolino Cabriolet è proposto solo i quattro cilindri turbo a iniezione diretta. I tre benzina TSI erogano rispettivamente 105, 160 e 200 CV. I due turbodiesel TDI sviluppano invece 105 e 140 CV di potenza. Ognuno di questi motori può essere abbinato a uno dei cambi a doppia frizione DSG (a 6 o a 7 rapporti).
Per il lancio internazionale, Volkswagen ha definito tre versioni: la 50s Edition ricca di stile, la frizzante 60s Edition e la elegante 70s Edition. Ognuna delle tre edizioni riflette lo stile di un decennio, quale omaggio al leggendario Maggiolino Cabriolet. I prezzi vanno dai 23.800 Euro di Maggiolino Cabriolet 1.2 TSI 105 CV ai 32.600 Euro della versione 2.0 TDI 140 CV DSG (allestimento Sport).