Vigo: “un’occasione per rafforzare i rapporti di collaborazione tra le due realtà”
Una delegazione della regione cinese di Tianjin ha fatto visita al Pordenonese su iniziativa della locale Unindustria. Gianluca Vigo di Torre Bairo e Armando Tschang, figure portanti dell’iniziativa di scambio commerciale organizzata da Unindustria Pordenone, Pordenone Export, provincia di Pordenone e Agenzia per la Cina, non nascondono la propria soddisfazione: “sono sereno – aggiunge Vigo – nel dire che il successo è andato oltre le nostre più ottimistiche previsioni sia per il numero di imprese associate che vi hanno partecipato, sia per il legame forte, concreto, operativo che sta a sottintendere, già nel brevissimo termine, iniziative bilaterali volte a creare opportunità di business”.
E nel valutare l’importanza delle dichiarazioni e della disponibilità espresse da Xu Datong, presidente della Tianjin Binhai New Area Commerce Commission, si deve considerare che la delegazione che ha parlato a istituzioni e imprenditori, definendo “Pordenone e Tianjin, sorelle”, rappresenta un territorio più grande di Piemonte, Veneto e Lombardia messe insieme, tanto per dare un’efficace dimensione delle collaborazioni in gioco.
Una politica del fare che Xu Datong ha subito percepito tra gli associati, restandone affascinato e che l’ha portato per questo a porre l’accento su un paio di punti cui s’intende dare rapido avvio: ospitare in Cina una delegazione composta dalle imprese locali aderenti a Unindustria guidata dal Presidente, Michelangelo Agrusti e, a stretto giro, accompagnare in provincia di Pordenone investitori e imprenditori cinesi.
Vigo e Tschang, consapevoli del successo riscosso dal primo summit italo – cinese a Pordenone per peso territoriale e caratura della delegazione, stanno programmando per le prossime settimane un incontro per illustrare a chi non avesse potuto prendere parte alla due giorni, un focus che sintetizzerà i contenuti del seminario appena concluso. “La delegazione cinese – ha raccontato a margine Vigo – ha apprezzato molto anche l’offerta consumer pordenonese poiché mi risulta che in una gioielleria della città siano stati lasciati circa quindicimila euro…».
