Friuli Venezia Giulia, presentato l’annuario statistico della regione

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Savino: “un concentrato di dati utili per gestire al meglio il territorio”

L’assessore alle finanze e programmazione del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, ha presentato la XLII edizione di “Regione in cifre”, annuario statistico di 360 pagine edito dal 1970 dal servizio Statistica dell’amministrazione regionale. Pubblicato quest’anno in 3.300 copie, l’annuario è sempre più utilizzato, ai fini conoscitivi e di lavoro, da specialisti interessati al dato statistico come base per l’attività di programmazione. Arricchito da un’indagine Customer satisfaction e da un cd che lo riproduce integralmente, “Regione in cifre” sarà inviato ad aziende, scuole, istituti universitari ed enti e diventerà per un anno la fotografia del territorio regionale nelle sue peculiarità.

“E’ un testo richiesto ed utilizzato perché i dati che contiene, relativi a tutto il 2011, sono utili all’intera collettività – ha detto l’assessore – e servono a dare risposte adeguate alle categorie, agli imprenditori, alle istituzioni. L’annuario – ha continuato Savino – evidenzia che questa è una regione ben condotta e che nel tempo la nostra specialità ha dato i suoi frutti, ma conferma anche come, attraverso l’autonomia, durante la crisi questa regione abbia avuto un percorso meno accidentato rispetto ad altre realtà regionali italiane”. Savino ha fatto anche una critica al neocentralismo dello Stato: “inderogabile ai fini di un utilizzo responsabile delle risorse dei nostri cittadini, la specialità del Friuli Venezia Giulia viene vissuta in modo negativo sia dalle Regioni a statuto ordinario che dallo Stato, perché il Governo nazionale pensa erroneamente di poter porre rimedio alle criticità accentrando le funzioni”.

Completamente “fatto in casa” (il progetto grafico è dell’Ufficio Stampa), anno dopo anno questo strumento è stato arricchito da nuovi elementi accogliendo i suggerimenti degli utenti e le richieste rivolte al servizio statistica. Sottolineando l’importanza del lavoro svolto dall’ufficio, “anche ai fini delle analisi necessarie ad aggiustare le linee politiche di indirizzo dei documenti finanziari in sede di bilancio ed assestamento”, Savino ha quindi illustrato alcuni dati messi in evidenza da “Regione in cifre”, che tra l’altro contiene i dati definitivi del sesto censimento dell’agricoltura. “Alcuni numeri sono in positiva controtendenza con quelli nazionali” ha indicato Savino, citando ad esempio la crescita dell’export (+7,6%) e dell’import (+9,4%), il calo della disoccupazione (5,2% nel 2011 rispetto a 5,7 nel 2010), l’aumento degli arrivi di turisti (+4,5%), il calo dei delitti denunciati (-4,1%), l’alto livello di speranza di vita (79 anni per gli uomini e 84,5 anni per le donne), la forte differenza tra il dato regionale e quello nazionale relativo alle famiglie in condizione di povertà (5,4 contro l’11,1%) ed il fatto che il 66,6% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia nel 2011 era soddisfatto delle proprie condizioni economiche.

Altri dati interessanti riguardano le assunzioni (nel 2011 ne sono state fatte 171.474, di cui quasi 51.000 a tempo indeterminato), il volontariato (in questo settore il Friuli Venezia Giulia è secondo in Italia), le infrastrutture (nel 2011 il patrimonio di edilizia residenziale pubblica a disposizione delle Ater ammontava a 29.066 alloggi, di cui 2.389 sfitti – 2.126 non locabili – e nello stesso anno sono state iniziate 498 opere pubbliche per 286,5 milioni di euro e sono state terminate 431 opere).

I dati relativi al censimento della popolazione al 31 dicembre 2011 sono attesi per dicembre, ma rispetto al 2010 c’è stato un leggero aumento (nel 2011 i residenti erano 1.230.234, con un aumento dello 0,3%) e dai confronti internazionali risulta che il tasso di disoccupazione del Friuli Venezia Giulia (5,2) è inferiore a quello della Croazia (13,4%), della Slovenia (8,2%) e segue a ruota quello della Carinzia (3,5%), del Veneto (5%), e delle province di Trento (4,5%) e di Bolzano (3,3%).