Alta capacità ferroviaria Milano-Venezia: incontro tra le parti sociali

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La regione del Veneto, Confindustria Veneto e le parti economiche e sociali si sono incontrate a Mestre

Confindustria Veneto ha promosso un incontro per presentare a alle categorie economiche e sociali regionali il progetto sulla linea ferroviaria veloce Milano – Venezia. L’appuntamento si è tenuto nella sede istituzionale di Mestre e, oltre alla presenza dell’assessore alle Infrastrutture della regione del Veneto, Renato Chisso, del delegato alle infrastrutture di Confindustria Veneto, Franco Miller e del presidente di Ance Veneto, Luigi Schiavo, ha visto la partecipazione di Alessandro Conte presidente C.N.A. Veneto, di Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi presidente di Confragricoltura Veneto, di Giorgio Piazza presidente di Coldiretti e di Alessandro Tonello presidente Aniem-Confapi Veneto, di Maurizio Franceschi direttore della Confesercenti regionale, di Salvatore D’Aliberti segretario regionale della C.A.S.A. federazione e di Ermanno Pizzolato responsabile categorie sindacali F.R.A.V. – Confartigianato. Per i sindacati erano presenti il segretario della UIL del Veneto Gerardo Colamarco, il segretario della CGIL del Veneto Emilio Viafora, e per la CISL Veneto Maurizio Cecchetto e Gaetano Antonello.

Obiettivo principale dell’incontro l’illustrazione della proposta presentata lo scorso luglio dalla Regione del Veneto con Confindustria Veneto e Ance Veneto per un coinvolgimento della finanza privata per la realizzazione dell’opera. L’appuntamento ha visto un approfondimento delle caratteristiche tecniche. L’infrastruttura proposta si caratterizza per la stretta connessione con il sistema ferroviario esistente, con le altre modalità di trasporto e con il territorio attraversato in generale, con una cura speciale verso l’ambiente per minimizzarne l’impatto anche attraverso l’individuazione di standard qualitativi più razionali e adatti all’esigenza di organizzare modelli di esercizio flessibili (velocità massima: 250 Km/h invece di 350 Km/h). La definizione di standard meno impegnativi, oltre che un riesame progettuale molto accurato, consente una significativa riduzione del costo complessivo dell’opera; nella proposta all’esame l’intera Brescia-Padova può essere realizzata con 5,8 miliardi di euro invece dei 8,3 miliardi previsti dalle Ferrovie dello Stato, pur comprendendo la nuova soluzione per il nodo di Vicenza, con la stazione in zona fiere. Questa cifra può essere ulteriormente ridotta a 4,0 miliardi di euro, con una avveduta suddivisione in più fasi degli interventi (per esempio rinviando la costruzione dei by-pass sotterranei nelle stazioni di Padova e di Vicenza) ma soprattutto sostituendo almeno tra Verona e Padova la figura del “general contractor” con quella di un soggetto che si faccia carico di un vero intervento di “Parternariato Pubblico Privato”.

Al termine dell’incontro si è riscontrato un generale apprezzamento da parte dei presenti che hanno riconosciuto come la strada indicata nel documento può effettivamente ridurre significativamente i tempi di realizzazione della ferrovia rispetto alla programmazione nazionale, specie nell’attuale fase economica e data la grande carenza di risorse pubbliche disponibili. Inoltre, è stata sottolineata da tutti e in particolare dalle forze sindacali l’importante ricaduta economica e occupazionale che l’opera può avere con significativi effetti anticiclici.

“Considero molto importante l’incontro odierno – commenta Franco Miller di Confindustria Veneto – perché ha consentito un confronto sulla proposta presentata da parte di tutte le forze economiche e sociali della regione. E’ questa la strada giusta perché il progetto divenga patrimonio comune dell’intero Veneto. E come tale deve essere presentato nella maniera più efficace al Governo. Ringrazio in particolare l’assessore Chisso e i suoi tecnici per l’appoggio dato all’iniziativa. Spetta ora alla Regione il compito più difficile e cioè ottenere dal Governo il mantenimento delle promesse che il ministro Passera ha fatto al presidente Zaia lo scorso luglio a Mestre e cioè lo stanziamento da parte del CIPE delle risorse necessarie per la progettazione della tratta Brescia – Padova”.

Per Renato Chisso “l’incontro è servito per fare il punto sulla situazione delle grandi opere di fronte a una platea competente, interessata allo sviluppo economico e non solo, della nostra Regione. Il quadro delle grandi opere è un lavoro da tempo delineato e condiviso ma ancora da completare. Lo possiamo fare assieme, anzi credo sia doveroso farlo assieme. Perché in questo momento in cui la crisi finanziaria sembra prevalere, è importante la visione d’insieme, è importante il parere della classe dirigente del territorio. Molte infrastrutture sono state realizzate, molte le dobbiamo ancora fare per rendere sempre più competitivo il Veneto. Per quanto riguarda le ferrovie, sono d’accordo con voi. Aiutatemi con Moretti e la sua struttura. Io come sui progetti stradali ci sono”.

“A breve verranno pubblicanti i bandi della Commissione europea relativi al finanziamento di progetti TEN-T (Reti trans-europee) per un importo complessivo di 851 milioni di euro – aggiunge Luigi Schiavo presidente di Ance Veneto -. Con l’aiuto della Regione, confidiamo che il governo confermi l’attenzione per l’Alta capacità Brescia-Padova, già manifestata recentemente dal ministro Corrado Passera. È un’opportunità da non mancare, vista la scarsità d’investimenti pubblici”.