L’edificio non intralcia i voli di linea all’aeroporto Marco Polo. Soddisfatto per la decisione il presidente Zaia
Dopo qualche settimana di studi, viene superato uno degli ostacoli più “pesanti” sul cammino per la realizzazione a Marghera del “Palais Lumiere” ideata dallo stilista veneto Pierre Cardin è sempre più vicino, tanto che lo stesso stilista butta lì che lui sarebbe contento di “posare la prima pietra del progetto entro il prossimo Natale”. L’Enac (Ente di aviazione civile) ha completato la valutazione di compatibilità della torre di Carin e l’operatività dell’aeroporto di Venezia, evidenziando come l’edificio non ponga alcun problema di sicurezza per gli aerei in fase di decollo e atterraggio, visto che il punto più vicino alla torre è posto a 3,5 chilometri, mentre il “Marco Polo” è a 7 km di distanza. Condizioni ben migliori di quelle dell’aeroporto centrale di Londra, che sul suo cono di atterraggio ha visto la realizzazione della “scheggia” di Renzo Piano, una torre alta ben 370 metri, 120 in più del “Palais Lumiere” di Cardin.
Con il via libera di Enac, la strada è sì appianata, ma sicuramente non terminata, visto che per il via libero definitivo del progetto si sono ancora numerose autorizzazioni da ottenere, ma il cammino dovrebbe essere in discesa, almeno stando alle dichiarazioni da parte dei vertici dei vari enti interessati al progetto. Tra questi, la voce del presidente della regione del Veneto Luca Zaia: “apprendo con vivo apprezzamento la decisione dell’Enac, che costituisce un passo avanti rilevante, ancorchè non definitivo, per il cammino verso la realizzazione della Torre Lumiere”. Per Zaia “è necessario adoperarsi per rimuovere le altre difficoltà burocratiche che ancora esistono, ma e indubitabile che la decisione dell’Enac rimuove uno degli ostacoli più rilevanti. Si proceda con serietà e rispetto delle norme – dice Zaia – ma anche con la consapevolezza dell’importanza di questo progetto: sono infatti in ballo moltissimi posti di lavoro e un tassello significativo dell’indispensabile cammino di riqualificazione dell’area di porto Marghera”.