Alto Adige, Durnwalder chiede all’Austria precisi impegni a garanzia della sua autonomia

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eva-maria-ziegler-luis-durnwalderLe dichiarazioni di Mario Monti hanno suscitato immediate reazioni dagli amministratori altoatesini

Le improvvide dichiarazioni fatte ad un quotidiano austriaco dal presidente del Governo italiano Mario Monti circa il venir meno dell’ingerenza austriaca nella gestione dell’autonomia dell’Alto Adige non è rimasta priva di conseguenze: il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder, dopo aver condannato l’esternazione, è corso ai ripari incontrando a Bolzano Eva Maria Ziegler, responsabile dell’Ufficio per l’Alto Adige presso il Ministero degli Esteri Austriaco, con la quale si sono affrontate le tematiche relative alla funzione di tutela da parte dell’Austria e gli accordi finanziari con il Governo italiano.

“Nel corso dell’incontro abbiamo parlato delle recenti dichiarazioni fatte a Vienna dal presidente Monti” sottolinea Durnwalder “ed ho quindi informato la responsabile dell’Ufficio per l’Alto Adige presso il Ministero degli Esteri austriaco, Eva Maria Ziegler, che interverremo presso il Governo austriaco per l’inosservanza dei trattati internazionali da parte del Governo italiano, in un primo tempo per iscritto e successivamente, eventualmente, anche con l’invio di una delegazione. L’Alto Adige non potrà mai essere ridotto al livello di una questione interna italiana” ha inoltre affermato Durnwalder, secondo il quale “non possiamo essere posti sullo stesso piano delle regioni italiane, nemmeno di quelle a Statuto speciale. L’Alto Adige non rinuncerà mai alla funzione di tutela affidata all’Austria, anche dopo la quietanza liberatoria delle vertenza altoatesina del 1992”.

Durnwalder ha quindi informato l’esponente del governo austriaco in merito alle numerose violazioni delle competenze dell’autonomia provinciale da parte del Governo e riguardo alle relative istanze presentate alla Corte Costituzionale. “Per quanto attiene alle trattative finanziarie abbiamo intenzione di portarle avanti senza fare ricorso alla funzione di tutela austriaca e di attendere le relative decisioni della Corte Costituzionale” ha affermato Durnwalder.