Sbalchiero: “grave decisione, l’Europa resta l’unico continente senza tutela”
“Constato con tristezza – dichiara Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto – che l’Ue non intende valorizzare il proprio patrimonio di impresa diffusa ed in particolare lo straordinario mondo del manifatturiero italiano”. Questo il commento sulla bocciatura del regolamento sul ‘Made in’ da parte della Commissione europea che prosegue il presidente “condanna l’Europa a rimanere l’unico continente che non prevede alcuna tutela per l’origine delle proprie merci”.
Per Sbalchiero “questa è l’Europa che non vogliamo, quella rinunciataria e passiva, quella che non sceglie mai, quella che si piega agli interessi di pochi provocando danni a tanti. Noi siamo per una chiara e inequivoca identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il ‘Made in Italy’ e i consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d’arte”.
Non tutto è perduto: la decisione della Commissione può essere ancora riveduta: di qui l’appello di Sbalchiero “ai parlamentari europei eletti nel collegio a schierarsi senza equivoci a difesa dei produttori italiani e veneti in particolare. E al vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani di assumere iniziative in questa direzione. Sollecitiamo altresì un intervento del Governo italiano per stigmatizzare la decisione dell’Unione Europea. La globalizzazione non si può scambiare per invasione univoca da fuori a dentro l’Europa”.
Secondo il leader degli artigiani veneti “conoscere l’origine dei prodotti è fondamentale per i consumatori italiani ed europei, al fine di tutelare il loro diritto alla corretta informazione su ciò che acquistano. Del resto più informazione e maggiore trasparenza significa rilancio dei consumi”. A questo proposito, Sbalchiero ricorda i risultati di una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro e dalla quale risulta che 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia l’attenzione all’origine dei prodotti riguarda 25 milioni di persone.
Tocca ora al governo Monti mettere passare dalle parole ai fatti e difendere con la dovuta energia il comparto manifatturiero nazionale, sempre che non voglia essere ricordato come il liquidatore del sistema produttivo nazionale, fallito per eccesso di carico fiscale, di troppa burocrazia e di esuberanza di plagio.