Vertice italo-sloveno a Brdo su ambiente, trasporti, sviluppo e istruzione

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Via libera alla tratta ferroviaria transfrontaliera Trieste-Divaccia e attenzione al rigassificatore di Trieste

Vertice italo-sloveno a Brdo in Slovenia tra le rappresentanze dei due governi guidate, rispettivamente, dal ministro degli Esteri Giulio Terzi e dal suo collega Karl Erjavec. Ai colloqui bilaterali partecipano per l’Italia, oltre a Terzi, i ministri dell’Ambiente Corrado Clini, il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari e quello all’Istruzione Rossi Doria. I ministri hanno discusso di collaborazioni e alleanze in campo industriale e dell’alta tecnologia, della tratta ferroviaria Trieste-Divaccia, del progetto del rigassificatore nel golfo di Trieste e della realizzazione della macro regione Adriatico-ionica.

“Massimo impegno” per la realizzazione della tratta ferroviaria transfrontaliera Trieste-Divaccia è stato espresso dal viceministro Mario Ciaccia e il Segretario di stato sloveno, Ljubo Znidar, che hanno discusso anche di cooperazione tra i porti dell’Adriatico dei due Paesi, di collaborazione nel settore ferroviario e delle metropolitane leggere. Sullo sviluppo delle reti di trasporto, Ciaccia ha affermato che “recentemente sono stati compiuti progressi volti ad allontanare la prospettiva di una grave decurtazione del previsto finanziamento comunitario alla realizzazione della tratta Trieste-Divaccia. Occorre adesso continuare – ha aggiunto – ad adoperarci per terminare l’opera. Per dare seguito all’atto costitutivo del Geie (Gruppo Europeo di Interesse Economico) occorre intraprendere azioni concrete e dare corso alle attività progettuali della linea ferroviaria transfrontaliera Trieste-Divaccia. Su questo, abbiamo trovato piena sintonia per giungere a un percorso comune in tempi brevi”.

Quanto alla cooperazione tra i porti, Ciaccia ha sottolineato che “esistono ancora grandi potenzialità che una strategia macro-regionale nel settore Adriatico-Ionico possa offrire ai nostri Paesi, non ultimo anche per l’approfondimento dei nostri rapporti nello specifico settore, per quanto riguarda i reciproci traffici via mare, sia di passeggeri che di merci”.

Altro tema importate il rigassificatore di Trieste, definita “un’infrastruttura assolutamente necessaria alla sicurezza energetica dell’Italia” da parte del ministro degli Esteri Giulio Terzi, secondo il quale “è un tema che merita di essere discusso, valutato e possibilmente concordato con i paesi vicini, che potrebbero trarre vantaggi evidenti da soluzioni più economiche rispetto a quelle puramente nazionali”. Il titolare della Farnesina ha quindi riferito che la proposta del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, avanzata ai colleghi sloveni di tenere una riunione trilaterale allargata alla Croazia su questo tema, è stata ampiamente condivisa dagli interlocutori.

Sulla possibilità di realizzare il rigassificatore immediata la dichiarazione del sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Cosolini che ha commentato le parole di apertura del ministro Terzi: “non ho mai detto di essere contrario ai rigassificatori. Ma ciò è cosa diversa da assentire passivamente a quel tipo di impianto proposto da Gas Natural a Trieste. Con quella tecnologia che ci è stata prospettata da Gas Natural – ha aggiunto il primo cittadino – e in quell’ubicazione all’interno della baia di Zaule, non possiamo che esprimere le nostre critiche. Se il Governo dice che si tratta di un’opera fondamentale siamo disposti a discutere, a patto però che si dia una risposta concreta alle criticità che abbiamo evidenziato più volte nel merito, dalla tecnologia utilizzata all’ubicazione dell’impianto”.