Castelletti: “con questo documento chiediamo al ministro Clini d’intervenire al più presto”. Passionelli: “un importante passo avanti: ora tocca al Governo dare il via libera ai lavori”
Il Consiglio provinciale di Verona ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale Ivan Castelletti. Il documento contiene la richiesta, da inviare al ministro dell’Ambiente Clini, affinché si reperiscano le risorse per la realizzazione del nuovo collettore, dopo che anche dalla regione del Veneto potrebbe arrivare un finanziamento di 10 milioni di euro. “L’equilibrio dell’ecosistema e la gestione della depurazione, del turismo e delle politiche di sviluppo del territorio gardesano”, si legge nel documento di Castelletti, “sono fondamentali per poter garantire anche per le future generazioni, condizioni di sviluppo sostenibile e ambientale e per garantire la salubrità delle acque, dell’aria e dell’ambiente”.
Partendo da questi presupposti, il consigliere Castelletti ha chiesto alla Giunta di “inviare formale richiesta al Ministro dell’Ambiente Clini, per chiedere un incontro con i sindaci e la Provincia di Verona per verificare l’importanza della tutela del sistema ambientale del lago di Garda”. E ancora, il Consiglio ha chiesto di “inviare formale richiesta al Ministro dell’Ambiente Clini perché provveda tempestivamente, per quanto di competenza, a finanziare le opere e mettere in atto le azioni volte a potenziare e riqualificare il sistema di collettamento e depurazione delle acque del lago di Garda”. “L’attuale collettore è vecchio e, – spiega Castelletti – come già ripetuto più volte anche dai vertici di Ags, ci sono dei rischi per tutto il lago, per l’ecosistema e, di conseguenza, anche per il futuro del territorio”. “I finanziamenti da parte della Regione sono una boccata d’ossigeno, ma non sono sufficienti. Da parte della provincia, l’approvazione di questo ordine del giorno, è un fatto importante e conferma l’impegno di tutti per risolvere una delle priorità per il nostro territorio”.
Il voto del Consiglio provinciale è giudicato positivamente anche da Giorgio Passionelli, sindaco di Torri del Benaco e presidente della Comunità del Garda: “ho incontrato i membri della Commissione più volte, sottoponendo loro i documenti tecnici e scientifici riguardo la qualità delle acque del lago di Garda, unitamente alle indicazioni ricevute dalle due aziende che oggi gestiscono i due collettori, Ags e Garda Uno. Sono contento che tutto si sia concluso con questo voto”. Questo è solo il primo passo di un iter ancora lungo: “spero che non si dilunghi ancora troppo nel tempo – dice Passionelli – nei prossimi giorni sarò a Roma per incontrare il ministro Clini e spero che lui possa portare al Consiglio dei ministri l’incartamento relativo al rifacimento dei collettori gardesani, con i relativi finanziamenti. Abbiamo già la disponibilità da parte delle regioni Vento e Lombarida. Se anche il Governo darà il proprio contributo, si potrà poi acceder anche ai contributi europei per arrivare ad aprire i cantieri al più presto. Il Ministro Clini conosce molto bene la questione e lui stesso ha preso degli impegni pubblici poco tempo fa a Limone. Spero proprio che si riesca a passare dalle parole ai fatti il prima possibile”.