Quest’anno, iniziativa congiunta tra Trento e Bolzano
La stagione lirica 2012/2013 delle province di Trento e di Bolzano, nata dalla collaborazione fra Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, Fondazione Teatro Comunale – Auditorium di Bolzano e Orchestra Haydn di Bolzano e Trento che, per la prima volta, si sono impegnate nel realizzare una proposta unificata, si aprirà venerdì 5 ottobre alle 20,30 al Teatro Sociale di Trento con un classico della tradizione operistica, Le nozze di Figaro, nell’allestimento firmato dal M° Gustav Kuhn che salirà sul podio per dirigere l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento a cui spetta anche la regia dello spettacolo. Replica, sempre al Teatro Sociale, per domenica 7 ottobre con inizio alle ore 16,00.
“La collaborazione fra Orchestra Haydn e Centro S. Chiara è per entrambi essenziale”: così ha esordito il direttore artistico dell’Orchestra regionale, Gustav Kuhn secondo il quale “sarà una ‘Hall Opera’, con una scenografia essenziale, minimal, contemporanea, con un letto e un tavolo, e poi con interpreti in jeans e camicia. Insomma alla larga dal solco tradizionale della lirica, che rischia di diventare ‘macchietta. La mia prima ‘Hall Opera’ ha esordito a Tokyo nel 1993 nell’ambito della manifestazione ‘Europa ’93’: si trattava della Boheme, che ho rivisitato in chiave moderna, ed è così anche per Le nozze di Figaro”, aggiunge Kuhn.
“La collaborazione che con questa co-produzione abbiamo attivato – ha affermato la presidente dell’orchestra Haydn, Chiara Zanoni – non è destinata a rappresentare un fatto episodico, ma il frutto di un lavoro di squadra destinato a produrre un risultato decisamente maggiore della somma di ogni sua singola parte.” Un concetto che è stato completato dal presidente del S. Chiara, Ivo Gabrielli, a giudizio del quale da questo rapporto sinergico può scaturire un plus valore che dovrà rappresentare una costante in prospettiva futura. “L’obiettivo di fare rete utilizzando la meglio le risorse locali si sta finalmente concretizzando – ha concluso l’assessore Franco Panizza – e non solo nell’ottica di una razionalizzazione delle spese, ma soprattutto per raggiungere livelli artistici di maggior qualità”.
L’opera buffa mozartiana è una coproduzione tra Tiroler Festspiele Erl – Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento – Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Rappresentata per la prima volta a Vienna, in italiano, quest’opera è giustamente considerata il capolavoro di Mozart, che la compose all’età di trent’anni incoraggiato dal librettista, Lorenzo da Ponte, che gli aveva scritto un vero capolavoro del genere, qualcosa di diverso da una riduzione melodrammatica del Matrimonio di Figaro di Beaumarchais.
La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i servi si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni.
L’opera è per Mozart (e prima di lui per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell’epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti con la Rivoluzione francese. L’intera vicenda può anche essere letta come una metafora delle diverse fasi dell’amore: Cherubino e Barbarina rappresentano l’amore acerbo, Susanna e Figaro l’amore che sboccia, il Conte e la Contessa d’Almaviva l’amore logorato e senza più alcuna passione, Marcellina e don Bartolo l’amore maturo.