Numerosi gli appuntamenti d’interesse, tra cui Paolo Fresu, Gianluigi Troversi e Pietro Toniolo
di Giovanni Greto
La VI edizione di ‘Musica ai Frari’, rassegna giunta al quarto anno d’età, presenta tre interessanti appuntamenti, difficili da etichettare soltanto come ‘Jazz’, contrassegnati dal lemma inglese ‘Duets’, ancora una volta vittorioso sull’italiano ‘duetti’. Venerdì 12 ottobre si potrà ascoltare una coppia affiatata, che vanta quasi un ventennio di attività, formata dal clarinettista e sassofonista Gianluigi Trovesi e dal fisarmonicista Gianni Coscia. I due hanno all’attivo quattro incisioni per l’etichetta tedesca ECM, sempre più attenta a ciò che avviene in Italia, a partire da ‘Radici’ (1995), fino all’ultima ‘Round about Offenbach’(2011).
Venerdì 26, invece, si avrà modo di verificare a quale punto sia la recentissima collaborazione tra il sassofonista Pietro Tonolo e la violinista classica di origine armena Sonig Tchakerian. L’artista aveva già partecipato come ospite a qualche esibizione nei gruppi guidati da Tonolo, ma l’esibizione in duo rappresenta una prima assoluta.
Sabato 3 Novembre ‘Musica ai Frari’ si conclude con il recupero del concerto del 2 giugno, cancellato per motivi di salute del trombettista e flicornista Paolo Fresu, in coppia con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura. Il duo si era già esibito a Venezia a palazzo Grassi alcune estati fa nell’ambito del ‘Venezia Jazz Festival’, in uno spettacolo multimediale nato da una retrospettiva sul lavoro fotografico in giro per il mondo di Pino Ninfa. Discograficamente, in seguito, i due avevano inciso, sempre per la ECM, ‘Mistico Mediterraneo’(2011), con l’ensemble vocale corso ‘A Filetta’, riscuotendo un confortante apprezzamento di pubblico e critica.
La bellezza della rassegna è dovuta principalmente alla sua collocazione all’interno della maestosa, eppure mistica, basilica dei Frari, la quale, grazie all’interplay tra il mestrino circolo Caligola e il parroco Frate Nicola, si è saputa aprire con risultati acusticamente assai godibili alla musica ‘altra’, dimostrando come anche un luogo sacro sia in grado di accogliere progetti sonori di qualità, non esclusivamente classici. Tutti i concerti iniziano alle ore 21.15.
