Il 3 ottobre prossimo sottoscriveranno l’atto integrativo che rende più snella l’attività del comitato
Dopo l’approvazione da parte dei vari soggetti promotori dell’atto integrativo del Comitato fondatore di “Città di Venezia – Nordest Capitale europea della Cultura 2019” che riunisce il comune di Venezia, la provincia di Venezia, la regione del Veneto, la regione Friuli Venezia Giulia, le province di Trento e di Bolzano, ci sarà la firma congiunta il prossimo 3 ottobre a Bolzano.
L’atto integrativo consente di rendere più snella e operativa la gestione del comitato. La candidatura di Venezia e del Nord Est è ad oggi la più titolata. Il progetto nasce dalla volontà delle Regioni e delle Province del Triveneto di mettere in campo una sfida in grado di valorizzare un territorio ricco di storia e tradizione, La “macro-tematica” della candidatura di Venezia Nordest 2019 è “Economia e Cultura”, che cosa può offrire lo sviluppo economico al diffondersi della cultura, cosa può dare la cultura per far sì che lo sviluppo economico sia anche ricerca, innovazione, formazione.
L’atto prevede i seguenti organi:
il Comitato fondatore, che ha durata fino all’accoglimento della domanda di candidatura da parte del Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea;
il Comitato Promotore, che ha il compito di recepire le istanze dei promotori della candidatura e predisporre il programma annuale di lavoro;
il Comitato Scientifico, che è l’organismo consultivo che raccoglie e delinea le ipotesi progettuali nel territorio sulla base degli indirizzi strategici del Comitato Fondatore;
l’Assemblea dei Promotori, che è composta dai rappresentanti del territorio che riuniscono le principali realtà culturali, economiche, imprenditoriali, universitarie, sociali, turistiche;
il segretario generale;
il direttore di candidatura;
il revisore dei conti.
La candidatura di Venezia costituisce un volano di formidabile per la promozione di tutto il NordEst: ne è convinto Marino Zorzato, vicepresidente e assessore alla cultura della regione del veneto: “in Italia abbiamo 19 concorrenti, ma il bello di questa candidatura è che in concorso non c’è solo una città, ma un territorio che abbraccia un territorio esteso, mondi e culture tra loro diverse ma integrate. Su queste basi noi abbiamo costruito un progetto che non guarda solo al 2019, ma un meccanismo di rete tra le eccellenze regionali, tra le reti di progettualità che riguarda la cultura e la creatività che va sul territorio come volano di promozione del territorio in termini turistici ed economici, come testimonia il titolo della proposta: ‘Cultura ed economia’”. Per Zorzato “la scelta di abbracciare il NordEst, realtà che racchiude 8 milioni di abitanti, guarda al mondo, superando il locale e il particolare. Abbiamo un marchio fondamentale e universalmente conosciuto come Venezia. Noi vorremmo che il turista del mondo che ci guarda e che conosce Venezia comprenda che non c’è solo Venezia, ma il delta del Po, le Dolomiti, i teatri, l’industria della moda, la creatività e la capacità d’innovare, i siti Unesco, le vestigia della Grande Guerra. Vogliamo rendere tutto questo visibile e conoscibile al mondo”.
Le celebrazioni del prossimo anno della Grande guerra possono fungere dal volano per rodare l’appuntamento di Venezia NordEst capitale della cultura? “Siamo partiti con due binari differenti, da un lato Venezia NordEst capitale della cultura e dall’altro la grande guerra. Già il fatto che dialoghiamo su due tavoli diversi con gli stessi interlocutori – sottolinea Zorzato – fa sì che i ragionamenti e i territori possano incrociarsi facendo rete, sistema e economie di scale, alzando gli obiettivi complessivi, superando le piccole gelosie”.