Il progetto di telemedicina per pazienti cronici della regione del Veneto vince il premio “eGOV 2012”

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Coletto: “la conferma che la sanità veneta è all’avanguardia in Italia”

Si è aggiudicato il primo premio “eGov 2012” nella sezione “Servizi all’utenza più intelligenti” il progetto “Renewing Health”, iniziativa europea nella quale l’Italia è rappresentata dalla Regione del Veneto e ha come obiettivo migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici affetti da patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva e diabete. Il premio è stato consegnato a Riccione, nel corso di una cerimonia alla presenza di esperti e autorità. In gara c’erano 90 enti e 135 progetti da tutta Italia.

“Un nuovo riconoscimento – sottolinea l’assessore alla sanità, Luca Coletto – che testimonia come il Veneto sia all’avanguardia in Italia nell’applicazione delle nuove tecnologie in sanità, alle quali abbiamo fortemente creduto sin dall’inizio del nostro mandato. ‘Renewing Healt’ sta infatti in quel pacchetto di progetti (Escape, Doge, Fascicolo Digitale) che stiamo realizzando con il prezioso apporto tecnico del Consorzio Arsenàl.it e che via via sta facendo sentire i suoi effetti in termini di agevolazione del lavoro dei medici, di semplificazione per il cittadino e di risparmio per il sistema pubblico e per l’utente”.

Attualmente sta per concludersi la fase di arruolamento dei 3.242 pazienti veneti di 9 aziende sanitarie ed ospedaliere coinvolti nel progetto, che riunisce 9 regioni europee, allo scopo di valutare l’impiego di ‘Personal Health Systems’ (PHS) e di servizi di telemedicina nel monitoraggio di pazienti cronici. Gli oltre 2.500 pazienti già reclutati dalla Regione Veneto con il supporto del Consorzio Arsenàl.it, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, hanno una media di 78 anni e appartengono alle categorie che maggiormente ricorrono ai servizi sociosanitari a causa delle loro patologie croniche. Lo studio si propone di valutare se i pazienti, grazie al telemonitoraggio, ricorrano in maniera meno frequente a pronto soccorso, ricoveri e visite ambulatoriali e se i loro livelli d’ansia risultino ridotti grazie ai dispositivi di controllo e alla garanzia che le loro condizioni di salute sono monitorate costantemente.

L’iniziativa, avviata nel 2010, prevede lo studio del campione di circa 8.000 pazienti individuati nei paesi coinvolti, seguendo le linee guida dell’Health Technology Assessment (HTA). I dati offriranno un’evidenza oggettiva sull’efficacia dei servizi e sul loro effettivo contributo alla qualità di cura. L’obiettivo principale è valutare e validare i servizi realizzati, attraverso una comune e rigorosa metodologia di assessment (MAST – Model of Assessment for Telemedicine), già applicata in alcuni paesi nordeuropei, al fine di implementare tali servizi su larga scala. I servizi studiati sono stati disegnati per dare ai pazienti un ruolo centrale nella gestione delle loro malattie, per promuovere la compliance alla terapia e aiutare i professionisti della sanità ad identificare in anticipo eventuali sintomi di peggioramento attraverso un monitoraggio mirato su un set comune di elementi di controllo. Entro la fine di ottobre sarà completata la fase di reclutamento. I dati raccolti saranno disponibili nel 2013, anno di chiusura del progetto.