Il progetto europeo “Newfor” prevede la rilevazione delle piante con un sistema del tutto simile a quello dei satelliti
La misurazione manuale, pianta per pianta, dei boschi trentini sarà a breve solo un ricordo. In questi giorni nei cieli del Trentino sta volando un aereo che, grazie ad un sistema di rilevamento del tutto simile a quelli dei satelliti, misura dall’alto il numero e le dimensioni delle piante dei boschi trentini tramite una rilevazione laser in grado di contare non solo il numero dei pini, abeti e di altre piante alto fusto, ma anche la dimensione e il volume della massa legnosa. I dati saranno poi riportati su una cartina digitale della provincia, capace di stimare l’estensione dei boschi e delle foreste. L’iniziativa, curata dal Servizio foreste e fauna e dall’Ufficio pianificazione forestale e selvicoltura della provincia di Trento, rientra nel progetto europeo “Newfor”, cofinanziato dal programma “Spazio Alpino”, e vede anche la partecipazione scientifica della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.
ll progetto “Newfor” prevede l’esecuzione di una serie di attività sperimentali nell’area di studio di Pellizzano (Val di Sole), con la previsione di un notevole avanzamento delle metodologie di pianificazione e di gestione forestale nell’area di studio, applicabili poi all’intera Provincia. In particolare, negli scorsi giorni sono state eseguite delle ricognizioni aeree con riprese Laser, ortofoto e iperspettrali. Partito dall’aeroporto di Mattarello, il Cessna della società austriaca Air Bornet Tecnologies (azienda austriaca specializzata in riprese aerea ad alta definizione) ha sorvolato i boschi di Pellizzano, grazie alle indicazioni fornite dai tecnici provinciali. L’indagine aerea sarà poi elaborata dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach e dagli uffici provinciali così da permettere la sperimentare e l’integrazione dei dati telerilevati nella pianificazione e nella gestione forestale del Trentino.
“Questa tecnica – spiega Damiano Fedel – consentirà un notevole risparmio di tempo e di risorse nel rilevamento e nella mappatura delle foreste trentine. L’occhio aereo ci consentirà di contare tutte le piante, le loro dimensioni e, nel tempo, di monitorare lo stato di salute e l’estensione delle aree boschive. Fino ad oggi, il rilevamento delle piante è unicamente effettuato sul campo: le squadre si recano nei boschi e misurano manualmente gli alberi”.
“La Fondazione – sottolinea Damiano Gianelle, della Fondazione Edmund Mach di San Michele – da tempo si occupa di rilevamento aerei delle aree boschive. Si tratta di una tecnologia destinata ad essere impiegata anche in altri campi, quali ad esempio il rilevamento della portata dei corsi d’acqua, con applicazioni concrete di grande interesse”.
L’importo complessivo della sperimentazione ammonta a 172.000 euro ed è finanziato per il 75% dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e per il restante 25% dallo Stato Italiano attraverso il fondo di rotazione. Il contributo viene erogato alla Provincia a titolo di rimborso di tutte le spese sostenute dalle strutture provinciali.
“Gli obiettivi principali del progetto – aggiunge Paola Comin dell’Ufficio pianificazione forestale e selvicoltura – sono l’utilizzo di dati telerilevati (ortofoto, iperspettrale e Lidar da impulsi laser) per l’individuazione delle dimensioni e della biomassa delle formazioni forestali, l’integrazione dei dati nelle metodologie di pianificazione selvicolturale; oltre alla verifica delle condizioni ottimali per lo sviluppo della funzione produttiva delle foreste”. In provincia di Trento, il progetto “Newfor” analizzerà quale area pilota la proprietà forestale del comune di Pellizzano, che costituisce un buon esempio di impiego di teleferiche per l’esbosco in maniera sostenibile, con ritorno decennale delle utilizzazioni sulle medesime superfici e con ottime rese economiche.