Oltre 700.000 pasti all’anno realizzati con più del 52% realizzati con prodotti biologici e a “km zero”
Gli utenti del servizio di mensa della Vallagarina (Trentino) sono soddisfatti e i gestori annunciano l’invarianza del prezzo a carico dell’utente finale anche per il 2012 (il tetto massimo è di 4 euro, con tariffe inferiori sulla base del coefficiente Icef).
Un servizio che somma oltre 700.000 pasti in un anno, circa 4.000 al giorno, che utilizza più del 52% di prodotti biologico (molti dei quali a “km zero”, il locale è del 40%), serve scuole elementari, medie e alcuni istituti superiori, vanta alti livelli di sicurezza, punta a formare sin da piccoli ad una buona e corretta alimentazione, interagisce con le famiglie, affidate alla cooperativa Risto3, in grado di offrire ogni giorno un menu differente.
“Da anni lavoriamo – ha detto l’assessore Baldessarini – per avere un servizio di mense scolastiche che garantisca la qualità dei prodotti e sia rispettoso dei dettami di una nutrizione corretta. Riusciamo a ottenere questi risultati grazie alla rete di collaborazione che si è creata sia con Risto3 che con il servizio di dietistica dell’Ospedale di Rovereto, l’ufficio igiene e sanità, gli insegnanti”.
L’assessore ha poi ricordato le eccellenze del servizio: il cibo fresco, perlopiù biologico, la preparazione quotidiana. Quasi tutte le scuole dispongono di una cucina dove la cuoca prepara il pasto la mattina (sono 29 le cucine nelle scuole e laddove non vi è la cucina i pasti vengono confezionati ogni mattina in una cucina che fa da supporto).
“Il lavoro di collaborazione tra la Comunità di Valle e la nostra azienda – ha detto il presidente di Risto3 Sergio Vigliotti –risponde alla nostra volontà di essere presenti sul territorio. Noi saremo sempre accanto alla Comunità perché con questo servizio facciamo crescere la cultura di una sana alimentazione nei bambini”.
La dietista dell’ospedale Patrizia Ziviani (il servizio cura la formazione bilanciata dei menù) ha ricordato quanto sia importante la prevenzione nel campo alimentare. “Soprattutto nella nostra società che vede molti disturbi legati all’alimentazione, basti dire che anche in Trentino c’è un 30% di bambini obesi”. Il valore di una nutrizione sana parte dai primi anni di vita dei ragazzi: “per questo – ha aggiunto Ziviani – è importante fare prevenzion”. La dietista ha raccontato le piccole “furbizie” che si mettono in atto per introdurre comportamenti sani come per esempio servire la verdura prima dei pasti quando i bambini sono particolarmente affamati, così come si anticipa la frutta a metà mattina, insomma piccoli accorgimenti che però invitano gli studenti a provare cibi che magari non mangerebbero.
L’attenzione con cui viene redatto il menù è alta. La responsabile del servizio Igea Boni, ha spiegato che oltre alla qualità dei prodotti si è cercato di variare il più possibile e di dare la precedenza ai bambini affetti da patologie come le allergie alimentari, la celiachia e le intolleranze: “cerchiamo di andare incontro a tutte le esigenze”.
Attenzione anche alle tecniche di preparazione dei cibi. La cottura viene effettuata in acqua, a vapore, brasata o al forno. Non si utilizza la frittura, la griglia e il forno a microonde. La frutta e la verdura è biologica. Biologici anche i prodotti come: pasta, riso, farina bianca, farina gialla, polpa di pomodoro, aceto di mela, legumi secchi e piselli surgelati. Lo stesso vale per burro, latte, ricotta e mozzarella. Il rimanente degli alimenti è di alta e certificata qualità, il prosciutto cotto è senza caseinati, lattosio, esaltatori di sapidità e ingredienti contenenti fonti di glutine. I prodotti lattieri caseari sono locali. Il sale viene adoperato con moderazione per insaporire si utilizzano aromi freschi e non il dado. Per cuocere e condire si adopera solo l’olio extravergine di oliva.