Due rappresentazioni a Trento e altrettante a Bolzano, con il biglietto dell’autobus incluso nell’abbonamento
Valorizzare le capacità artistiche e organizzative delle tre più significative istituzioni che, nel Trentino – Alto Adige, che operano nel campo delle produzioni lirico-musicali e, al tempo stesso, incrementare l’offerta per il pubblico tenendo sotto controllo i costi. Nasce da questo comune intendimento il progetto che, per la prima volta, vede il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, la Fondazione Teatro Comunale – Auditorium di Bolzano e l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento impegnate a realizzare, in stretta collaborazione, una proposta di stagione lirica unificata. Il calendario, articolato su quattro spettacoli, consente di offrire al pubblico, accanto agli abbonamenti tradizionali alle singole stagioni, anche una formula d’acquisto per godere di tutti gli eventi lirici programmati a Trento e Bolzano.
Il cartellone regionale prevede, nello specifico, 4 serate in abbonamento, tutte ruotanti attorno al tema delle relazioni di coppia e che mettono a confronto i linguaggi drammaturgici e musicali dell’opera italiana e dell’opera tedesca. Si và dall’opera mozartiana Le nozze di Figaro (1790), al Macbeth di Shakespeare rivisitato in forma di opera rock, alla favola Hansel e Gretel messa in musica da Engelbert Humperdink (1893), fino al dittico novecentesco Il segreto di Susanna di Wolf Ferrari (1909) e La notte di un nevrastenico (1960) musicata da Nino Rota. Capolavori grandi e piccoli, duecento anni di musica, nuovi allestimenti particolarissimi per una stagione lirica di grande prestigio, che valorizza le eccellenze artistiche del territorio, dai cantanti ai direttori, dai musicisti ai creatori della messa in scena.
Coppie di personaggi fungono da motore delle storie, dove l’unione alchemica degli opposti, maschile e femminile, porta prima a una crisi, poi alla creazione di un ordine nuovo e superiore. Tema, ci sembra, quanto mai attuale in una società contemporanea alla disperata ricerca di vie d’uscita. Ripercorrendo i titoli in cartellone si nota come la fede nell’amore, intesa come forza primordiale e salvifica, acquisti nei secoli sfumature diverse – dal dramma, all’idillio, alla commedia – e diversa forza, fino a perdersi, nei plot del Novecento, nella descrizione delle piccole nevrosi quotidiane dei protagonisti. L’atmosfera ricorrente è quella notturna, magica e misteriosa, che troviamo nei grandi affreschi del quarto atto delle Nozze, nelle folli azioni dei coniugi Macbeth, nella scena dell’elfo Sabbiolino di Humperdink, fino alle evoluzioni degli amanti che disturbano i sonni del “nevrastenico”.
Calendario
Trento – Teatro Sociale
venerdì 5 ottobre 2012 – ore 20.30
domenica 7 ottobre 2012 – ore 16.00
LE NOZZE DI FIGARO
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
direttore Gustav Kuhn
regia Gustav Kuhn
Coproduzione Tiroler Festspiele Erl – Centro Servizi Culturali S. Chiara – Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Rappresentata per la prima volta a Vienna, in italiano, quest’opera è giustamente considerata il capolavoro di Mozart, che la compose all’età di trent’anni incoraggiato dal librettista, Lorenzo da Ponte, che gli aveva scritto un vero capolavoro del genere, qualcosa di diverso da una riduzione melodrammatica del Matrimonio di Figaro di Beaumarchais.
La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i servi si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni.
L’opera è per Mozart (e prima di lui per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell’epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti con la Rivoluzione francese. L’intera vicenda può anche essere letta come una metafora delle diverse fasi dell’amore: Cherubino e Barbarina rappresentano l’amore acerbo, Susanna e Figaro l’amore che sboccia, il Conte e la Contessa d’Almaviva l’amore logorato e senza più alcuna passione, Marcellina e don Bartolo l’amore maturo.
Trento – Teatro Sociale
venerdì 14 dicembre 2012 – ore 20.30
domenica 16 dicembre 2012 – ore 16.00
DITTICO
Il segreto di Susanna – La notte di un nevrastenico
La nuova produzione del Centro Servizi Culturali S. Chiara vede rappresentato per la prima volta in regione un piacevole e curioso dittico novecentesco, che accosta gli atti unici “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari e “La notte di un nevrastenico” di Nino Rota. Due gioiellini lirici accomunati drammaturgicamente dalla messa in scena di un piccolo sotterfugio, che trova come contraltare la paura di essere gabbati. Wolf Ferrari e Rota, con impareggiabile humor teatrale e musicale, mettono in ridicolo piccole paure e sottili nevrosi, che nella vita reale perdono proporzione, apparendoci come veri e propri drammi.
IL SEGRETO DI SUSANNA
Intermezzo in un atto di Enrico Golisciani
Musica di Ermanno Wolf-Ferrari
la contessa Susanna – soprano, Monica Tarone
il conte Gil – baritono, Marcello Rosiello
Sante – servitore muto, Klaus Saccardo
Ne “Il segreto di Susanna” (messo in scena per la prima volta a Monaco nel 1909), un segreto inconfessato scatena la furiosa gelosia del Conte Gil, che sente odor di fumo e sospetta la presenza di un rivale. La moglie, in realtà, gli nasconde solo la sua voglia di fumare. L’opera è una delicata miniatura musicale, un autentico gioiello di teatro da camera (per soprano, baritono e mimo), che si pone come modello La serva padrona di Pergolesi. Tuttavia la raffinata orchestrazione e lo stretto legame tra fra testo letterario, musicale e gesto teatrale spinsero Felix Mottl ad affermare: «è l’opera più wagneriana che io conosca». Gil viene visto dal regista come un appassionato delle più recenti tecnologie che, in piena Belle Epoque, erano appannaggio esclusivo di ricchi e nobili. Un proiettore a manovella, i primi telefoni ed i voli in monoplano, fanno dunque da sfondo alla messa in scena.
LA NOTTE DI UN NEVRASTENICO
Dramma buffo in un atto di Riccardo Bacchelli
Musica di Nino Rota
Il nevrastenico – basso baritono, Nicola Ulivieri
Il portiere – basso baritono, Marcello Rosiello
Il commendatore – tenore, Filippo Pina Castiglioni
Lei – soprano, Monica Tarone
Lui – tenore, Gianluca Arnò
Il cameriere – tenore, Max Jota
Quattro camerieri Julia Aichner, Francesca Martinelli, Max Jota, Simone Marchesini
“La notte di un nevrastenico” (che ebbe la sua “Prima” alla Piccola Scala di Milano nel 1960), ci parla dell’assurda frenesia di un’era, che dagli anni ’50 è presente tutt’ora. L’albergo, teatro delle nevrosi e dell’insonnia del protagonista impersonato dallo stesso Nicola Ulivieri, rende bene l’idea di quella mobilità estrema, ormai necessaria per lavoro come per gli incontri più intimi. Nata come radiodramma,“La notte di un nevrastenico” mette in scena un uomo dal sonno leggerissimo che tra allucinazioni ed incubi minaccia il personale e mette in fuga gli ospiti delle stanze attigue. Con l’ausilio delle tecniche video, prendono vita e consistenza in modo ancor più vivido le presenze reali e surreali all’interno dell’hotel, sottolineando il lato grottesco della vicenda.
Orchestra: Ensemble Zandonai e Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Trento
Direttore Dennis Assaff
Nuova produzione del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento
regia Nicola Ulivieri
scene Filippo Andreatta
video Armin Ferrari
costumi Chiara Defant
luci Marco Comuzzi
Bolzano – Teatro Comunale
sabato 12 gennaio – ore 20,00 2013
domenica 13 gennaio 2013 – ore 17,00
HÄNSEL UND GRETEL
musica di Engelbert Humperdinck
regia di Michael Hunt
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Nuova produzione Fondazione Teatro Comunale – Auditorium di Bolzano
Hänsel und Gretel è un’opera romantica in tre atti tratta dalla fiaba omonima dei Fratelli Grimm, ma nel passaggio dal modello originario dei Grimm alla “fiaba drammatica” che Humperdinck compose su libretto redatto dalla sorella Adelheid, le cose cambiano assai. La trama stessa del racconto, modificata e in parte edulcorata, perde il suo carattere primitivo di fiaba per diventare quasi una commedia di tipo borghese. Destinata a essere rappresentata in un teatrino delle marionette, l’operina ebbe un tale successo da indurre il compositore a rielaborarla, aggiungendo nuovi personaggi, nuove scene e nuove musiche. Nacque così una nuova versione, trasformata in una vera e propria opera di dimensioni spettacolari e sinfoniche, con grande orchestra. Humperdinck la mandò in visione a molti teatri e la risposta fu entusiastica soprattutto da parte dei direttori d’orchestra, molti dei quali fecero a gara per assicurarsi l’opera. A spuntarla fu il giovane Richard Strauss, che diresse la prima rappresentazione al Teatro di corte di Weimar il 23 dicembre 1893. Da allora Hänsel und Gretel divenne nei teatri tedeschi una specie di appuntamento obbligato delle feste natalizie e si diffuse ovunque come una specie di allegro contagio.
Le ragioni del successo vanno cercate nell’essere la fiaba drammatica di Humperdinck, nella sua apparente gracilità, una commedia stratificata, cresciuta da se stessa e su se stessa, originale nel suo riuscito innesto di stili naturali e contraffatti, semplice e immediata nel presentarsi come una celebrazione sommessa di valori antichi e immortali.
Bolzano – Teatro Studio del Teatro Comunale
mercoledì 6 febbraio 2013 – ore 20,00
sabato 9 febbraio 2013 – ore 20,00
MACBETH
Underground Opera in forma di concerto
di William Shakespeare
musica di Mauro Pawlowski, Tijs Delbeke, Sjoerd Bruil
con Jorgen Cassier, Sofie Decleir, Tijs Delbeke, Femke Heijens, Sjoerd Bruil, Koen Van Kaam
Coproduzione Theater Zuidpool – Fondazione Teatro Comunale – Auditorium di Bolzano
PRIMA NAZIONALE
Macbeth del Theater Zuidpool di Anversa (Belgio) è una versione concertante del famoso dramma di Shakespeare e prende spunto dall’originale allestimento del Globe Theatre. Contrariamente alle versioni teatrali di Macbeth, Zuidpool ha trasposto il testo in un contesto contemporaneo per accentuare il tema classico dello spettacolo, trasformando le parole in suono, voce e musica.
Questa versione concertante di Macbeth rivela una profusione di prospettive e voci: emozioni che si trasformano in citazioni, suoni e ire. Il team artistico non ha voluto semplificare la complessità del testo, ma ha cercato di esaltarla tramite una vasta gamma di generi musicali. La poetica del testo di Shakespeare diventa quasi un’arma in un allestimento sobrio ma potente, portando a definire lo spettacolo un’underground opera. Questo allestimento offre al pubblico la possibilità di vivere la tragedia shakespeariana assieme agli attori sul palco. L’esperienza collettiva crea uno spazio mentale dove attori e pubblico si ritrovano sullo stesso livello. Il Theater Zidpool è una piattaforma per il teatro contemporaneo; un mix dinamico di artisti, progetti e spettacoli con sede a Anversa in Belgio. L’anima di Zuidpold è composta da Jorgen Cassier, Sofie Decleir e Koen van Kaam: attori, direttori, musicisti e scrittori. I loro ruoli cambiamo in ogni produzione, non secondo una gerarchia interna, ma in funzione al progetto in atto.