Ad Aldo Ciccolini il premio “Una vita nella musica 2012”

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Pianista aldo ciccolini 1Cerimonia lunedì 17 settembre al Teatro La Fenice

Ad Aldo Ciccolini, uno dei più grandi maestri del pianoforte contemporaneo, personalità carismatica, rigorosa e generosa, in piena attività a più di 80 anni, sarà conferito lunedì 17 settembre 2012 alle ore 20.00 al Teatro La Fenice il premio “Una vita nella musica 2012”, considerato dalla critica internazionale come l’equivalente di un Nobel della musica. Giunto quest’anno alla sua XXXIII edizione, il premio, fondato nel 1979 da Bruno Tosi ed assegnato per la prima volta al leggendario Arthur Rubinstein, è organizzato dall’Associazione culturale Artur Rubinstein e dalla Fondazione Teatro La Fenice.

Nel corso della serata, Aldo Ciccolini proporrà al pubblico un recital dal programma raro e raffinato, che si aprirà con la Fantasia in do minore KV 475 di Wolfgang Amadeus Mozart, proseguirà con la Sonata in sol minore op. 34 n. 2 di Muzio Clementi e si concluderà con la “rapsodia napoletana” Piedigrotta 1924 di Mario Castelnuovo-Tedesco.

Nato a Napoli nel 1925, erede, attraverso Paolo Denza e Achille Longo, della grande scuola di Liszt e Busoni, Aldo Ciccolini si afferma a livello internazionale vincendo nel 1949 il Concorso Long-Thibaud di Parigi. Il successo folgorante che la Francia gli tributa libera la sua passione per la musica francese. Autore di oltre 100 incisioni tra cui le integrali di Satie, Ravel, Debussy e delle sonate di Mozart e Beethoven e vincitore di molti premi discografici, nel corso della sua settantennale carriera ha collaborato con direttori quali Furtwängler, Ansermet, Cluytens, Mitropoulos, Münch, Maazel, Kleiber, Prêtre, Ceccato, Gavazzeni, Martinon, Monteux, Plasson, e solisti quali Jacques Thibaud ed Elisabeth Schwarzkopf. Accademico di Santa Cecilia, Officier de la Légion d’Honneur e de l’Ordre National du Mérite, Commandeur des Arts et Lettres, Prix Edison de L’Académie Charles Cros, Premio della National Academy of Recordings Arts negli USA, tre volte Gran Prix du Disque in Francia e Medaglia d’Oro all’Arte ed alla Cultura ricevuta dal Presidente della Repubblica Italiana, Ciccolini ha adottato la nazionalità francese nel 1971. L’anno successivo accetta la cattedra al Conservatoire National Supérieur de Musique a Parigi, scoprendo così una vocazione di pedagogo alla quale non ha mai rinunciato e che gli è valsa l’affetto e l’ammirazione di molte generazioni di allievi.

Aldo Ciccolini ha suonato per il Teatro La Fenice sette volte. Nel 1950, venticinquenne, eseguì a Venezia con Carlo Maria Giulini il Primo Concerto di Čajkovskij, con il quale aveva vinto l’anno prima a Parigi il prestigioso Concorso Long-Thibaud. Tornò poi alla Fenice nel 1961 con Ettore Gracis (Primo Concerto di Beethoven), nel 1975 con un recital schumanniano, nel 1991 con un recital di musiche di Rossini e Satie, nel 1994 a Mestre con musiche di Chopin, Albeniz, Villa-Lobos e Castelnuovo-Tedesco, nel 1995 al Teatro Goldoni in un concerto cameristico con il Quartetto d’archi di Torino (musiche di Brahms e Fano), e infine nel 2002 al PalaFenice con Arnold Östman (Quarto Concerto di Beethoven).

Prima di Ciccolini il premio “Una vita nella musica” è stato assegnato a Gidon Kremer, Carlo Bergonzi, Daniel Barenboim, a Claudio Scimone e ai Solisti Veneti, ad Alfred Brendel, Zubin Mehta, Pier Luigi Pizzi, Ruggero Raimondi, Carla Fracci e Renzo Piano, Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Raina Kabaivanska e Luca Ronconi, Maurizio Pollini, Isaac Stern, Nikita Magaloff, Leonard Bernstein e Francesco Siciliani, Nathan Milstein, Gianandrea Gavazzeni e Franco Ferrara, Mstislav Rostropovic, Yehudi Menuhin, Carlo Maria Giulini, Karl Böhm, Andrés Segovia.