Consegnata la massima onorificenza della Provincia ai presidenti di Italia (Napolitano) e Austria (Fischer)
Celebrazioni in pompa magna in puro stile pan tirolese a Merano per i 40 anni dello statuto di autonomia speciale e dei 20 anni dalla chiusura del contenzioso internazionale sull’autonomia dell’Alto Adige: alla Kursaal sono convenuti i presidenti della repubblica austriaca, Heinz Fischer, e di quella italiana, Giorgio Napolitano, ospitati nelle vesti di gran cerimoniere dal presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder con il suo omologo trentino Lorenzo Dellai in veste di comprimario. Oltre alla celebrazione degli anniversari, l’evento è stato il teatro della consegna del Grande ordine di merito, la massima onorificenza provinciale, che viene assegnata a cadenza biennale dal 2008 e ha visto tra le personalità insignite Giulio Andreotti, Romano Prodi e il maestro Claudio Abbado.
Nel suo intervento introduttivo, in italiano e tedesco, Luis Durnwalder ha ringraziato i due presidenti per aver voluto essere presenti a celebrare il percorso avviato con l’Accordo di Parigi Degasperi-Gruber, “la Magna Charta della nostra autonomia, il nucleo fondante di ciò che oggi siamo, di ciò che abbiamo, di ciò che facciamo e della direzione in cui vogliamo andare”. Durnwalder ha ricordato che “la Storia poteva prendere una strada diversa e drammatica, come accade ogni qualvolta prevalgono nazionalismi ed estremismi. Invece in Alto Adige uomini saggi e lungimiranti, autentici democratici rappresentanti delle comunità locali e dei Governi italiano e austriaco, sono riusciti a disegnare e a costruire un sistema di autonomia che oggi viene riconosciuto come ‘modello europeo di convivenza’ tra gruppi linguistici diversi”.
Durnwalder si è poi soffermato sul Secondo statuto di autonomia, entrato in vigore esattamente 40 anni fa, che “ha garantito alla Provincia opportunità di manovra e competenze utilizzate a vantaggio di tutti i gruppi linguistici. Ricordare e celebrare questi eventi oggi a Merano è quindi non solo legittimo. È il nostro dovere”. In tal senso il Landeshauptmann ha inteso ripetere ai concittadini che “l’autonomia non è un fatto scontato, non è il male minore o un debole compromesso, bensì una conquista che ha richiesto pazienza e sacrifici, della quale tutti possiamo essere orgogliosi: noi altoatesini che giorno per giorno viviamo questa autonomia; lo Stato italiano, che ha confermato di rispettare la tutela delle minoranze fissata nella Costituzione; l’Austria, perché senza il sostegno di Vienna una simile soluzione, che garantisce salvaguardia ma anche sviluppo, non sarebbe mai stata raggiunta”. Secondo il Governatore altoatesino l’autonomia funziona bene perché in questi anni tedeschi, italiani e ladini hanno imparato a conoscersi meglio: i gruppi linguistici sono passati dall’originario “gegeneinander”, l’uno contro l’altro, al “nebeneinander”, l’uno accanto all’altro; poi, sempre grazie all’autonomia, è arrivato il “miteinander”, lo stare assieme uno con l’altro. “E la speranza è di raggiungere presto il ‘füreinander’, l’uno per l’altro”.
Guardando al futuro, Durnwalder ha ricordato che l’autonomia “va aggiornata e adeguata ai mutamenti sociali e politici per conservarne il senso e lo spirito originario. Perciò lavoreremo ancora più intensamente per farla progredire. L’autonomia dovrà crescere respingendo ogni insidia di centralismo ma anche ogni tentativo di egoismo localistico”.
Non poteva mancare un riferimento alla crisi, all’azione del Governo, alle difficoltà dell’autonomia: “le sue prerogative non vengono rispettate bensì scavalcate. Ma ribadisco che dall’attuale crisi si esce solo mobilitando le energie di tutti, non mortificando le potenzialità a livello locale. La nostra autonomia poggia su garanzie costituzionali e internazionali, su una chiara definizione delle competenze, un carattere pattizio dei rapporti con lo Stato”, ha puntializzato Durnwalder. Queste preoccupazioni non hanno a che fare con la solidarietà dovuta dall’Alto Adige al resto del Paese: “il nostro contributo al risanamento della finanza pubblica non è in discussione: abbiamo sempre confermato che siamo pronti a fare la nostra parte per compartecipare al rilancio del sistema economico e della crescita”. Contro il rischio di svuotamento dell’autonomia Durnwalder confida di trovare un sostegno nel presidente Napolitano, massimo garante della Costituzione, che già ben conosce la problematica e ha sempre manifestato sensibilità verso le autonomie.
Sul tema è intervenuto il presidente Napolitano che ha ringraziato la Giunta provinciale dell’invito “e dell’onorificenza, un gesto che ho altamente apprezzato”. Ha definito la giornata di Merano “un’occasione importante per evidenziare il valore europeo” della soluzione individuata per la questione altoatesina. Ha ricordato che “la sua attuazione non è stata una passeggiata”, ma tutto è stato superato in un cammino di “volontà politica, spirito di pace, pazienza e slancio innovativo”. Riguardo ai rapporti tra Bolzano e Roma, secondo il Capo dello Stato le tensioni sono destinate a risolversi al tavolo previsto dalle norme sull’autonomia, e questo già a cominciare dall’incontro tecnico Governo-Provincia convocato a Roma per lunedì prossimo. Napolitano ha espresso la sua soddisfazione per la piena disponibilità della Provincia a condividere le responsabilità del risanamento della finanza pubblica e ha concluso il suo messaggio con un forte richiamo all’integrazione e all’unità europea.
Nel suo discorso dopo il conferimento dell’onorificenza altoatesina il presidente austriaco Heinz Fischer ha sottolineato di essere giunto in Alto Adige per ritirarla a nome di tutti gli austriaci, “che con grande impegno e idealismo, ma anche con tenacia e saggezza” si sono battuti per risolvere il cosiddetto problema Alto Adige. L’autonomia, secondo il Capo dello Stato austriaco, ha portato sicurezza linguistica e culturale alla minoranza tedesca e ladina, benessere e pace a tutti gli altoatesini. E anche se l’auspicio è che alcuni temi residui, sensibili soprattutto sul piano emozionale, possano trovare soluzione, ha aggiunto Fischer, “bisogna riconoscere che la convivenza in Alto Adige funziona in modo pacifico e ampiamente senza conflitti. Questa convivenza pacifica è un bene prezioso, che va preservato anche in tempi di crisi”.
Non solo onorificenze. La celebrazione di Merano è stata l’occasione per un incontro bilaterale Italia-Austria fra i presidenti Giorgio Napolitano e Heinz Fischer. Tra i temi del colloquio anche l’Alto Adige: Napolitano ha ribadito di “apprezzare la disponibilità della Provincia a partecipare al risanamento dei conti pubblici”, sottolineando inoltre “l’importanza di rispettare le prerogative dell’Autonomia”. Le tensioni del passato sono un ricordo: i rapporti tra Italia e Austria sono sereni e cordiali, e la conferma si è avuta al Kurhaus di Merano, a margine della cerimonia di consegna delle onorificenze provinciali.
Per quanto riguarda il nodo ancora aperto relativo alle recenti tensioni tra Roma e Bolzano sui tagli imposti dal governo centrale e sul mancato rispetto dell’Accordo di Milano sul finanziamento dell’Autonomia, Napolitano ha spiegato che bisogna ragionare su due piani: “quello della sostanza che impone di accettare una riduzione delle entrate, ma anche quello del metodo. E in quest’ottica è importante rispettare le prerogative dell’Autonomia, in quanto previste da accordi e intese”. Napolitano ha infine espresso la propria soddisfazione per l’imminente incontro governo-Provincia, che dovrebbe riguardare i rapporti finanziari tra Bolzano e Roma.
Il presidente della Repubblica austriaco Heinz Fischer ha spiegato che la vicenda relativa al risanamento economico e ai sacrifici chiesti alle Autonomie è “questione interna al governo italiano”, ma ha aggiunto che “l’Accordo di Milano concede un determinato status alla Provincia di Bolzano, e per ogni modifica è necessario aprire una trattativa”.