Festa dell’autonomia: a Trento le celebrazioni con la premiazione di Felipe Gonzales

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Felipe-gonzales 1Il premio De Gasperi all’ex premier spagnolo alla presenza del presidente del Tirolo Platter

Dopo Bolzano, Trento: le celebrazioni per i 40 anni del secondo statuto speciale d’autonomia apertesi a Merano in mattinata alla presenza dei presidente delle repubbliche austriaca e italiana, sono proseguite nel pomeriggio a Trento al Teatro Sociale, dove sono culminate con la consegna del premio De Gasperi intitolato ai ‘Costruttori dell’Europa’, che coincide quest’anno con la Giornata dell’Autonomia, all’ex premier spagnolo e leader del Partito Socialista, Felipe Gonzales.

“Io credo nell’economia di mercato, ma credo anche che i cittadini non siano merci. Sono anche un sostenitore dell’austerità, ma non di un’austerità che porti alla morte del malato, perché rappresenta un assurdo”: così Gonzalez, che ha proseguito sottolineando come “chi non cresce economicamente non può pagare i suoi debiti. L’Europa quindi deve avviare un nuovo ciclo di crescita e di modernizzazione. Non deve rassegnarsi alla marginalizzazione in un mondo globalizzato, schiacciata fra l’economia Usa e quelle asiatiche”.

Entrando nel vivo della questione della crisi economica, Gonzales ha affermato come “la Comunità europea valuta esclusivamente i valori dello Stato. Per cui la Spagna aveva i dati migliori di tutta Europa, ma la società spagnola era altamente indebitata. Quindi sono serviti gli aiuti alle banche. Se noi poi prendiamo il debito, Italia e Olanda sono identici. La differenza è che l’Italia ha un elevato debito pubblico, ma non privato. L’Olanda al contrario. A influire sui giudizi dei mercati sono quindi solo alcuni parametri. La conseguenza intanto è che l’Olanda ha un tasso d’interesse all’1% e l’Italia al 6%. Occorre quindi – ha concluso – non solo un’unione monetaria, ma anche finanziaria”. Scendendo nell’attualità, Gonzales ha evidenziato come “da troppo tempo si annuncia che questa sarà la settimana decisiva per l’Europa e che il Consiglio convocato è di quelli storici. Meglio, invece, decidere le cose che davvero servono all’Europa: questo sì, sarebbe decisivo”. Inoltre, per l’ex leader spagnolo “è necessaria un’Europa che sappia rispondere alla crisi forte di una unità non solo monetaria ma anche economica e politica, come era nello spirito del Trattato del 1992”.

Anfitrione della celebrazione trentina della festa dell’autonomia è stato il governatore Lorenzo Dellai, per il quale l’evento “significa ritrovare il perché delle cose, della nostra forma autonomistica, degli intrecci, che vedono ancora insieme le comunità di Trento, Bolzano e Innsbruck. Significa dire grazie ai nostri padri fondatori. Perché l’autonomia è stata una conquista, è costata coraggio, visione. Ci aiuta a capire le responsabilità di amministratori e cittadini. Essere parte di comunità autonoma significa avere doveri in più”. Dellai ha toccato anche il tema del finanziamento dell’autonomia, da sempre criticato dalle realtà ordinarie: “il disegno non è disfida potere centrale intorno ai soldi: è qualcosa di molto più importante, un’autonomia responsabile. Noi vogliamo dimostrare che è efficace e costa meno. Soprattutto per il futuro, per i giovani, che sono il futuro”.

Gunther Platter tirolo 1Alla celebrazione trentina è intervenuto anche il governatore del Tirolo, Gunther Platter: “mai come ora le nostre tre regioni, Trentino, Alto Adige e Tirolo collaborano in sintonia. Negli ultimi cento anni le nostre terre hanno superato due guerre mondiali e molti conflitti e divisioni. Abbiamo cercato – ha aggiunto – di salvare il nostro percorso di pace per l’integrazione europea. L’Europa delle regioni è per noi un obiettivo primario. Ricordo quando nel 1972 è stata fondata l’Arge Alp e pochi ci credevamo, invece la nostra collaborazione è andata avanti nel tempo. Ora il Gect e l’Euregio sono una realtà. Mi auguro che i nostri tre territori continuino a collaborare con successo nel percorso della costruzione della macroregione alpina”. Per Platter “l’Europa delle regioni può essere la risposta alla crisi. Così come la collaborazione transfrontaliera può risolvere nodi importanti come i trasporti alpini e gestire l’importanza del Brennero nel corridoio Palermo-Berlino. Tutto questo è possibile solo grazie all’Autonomia. Proprio oggi i presidenti Fischer e Napolitano hanno sottolineato che l’Autonomia deve essere garantita anche in futuro”.