Boom di acquisto usato: +70%. Indagine Adico di Mestre sul mercato dei libri scolastici delle superiori
Aumentano ancora i prezzi dei libri di testo, e la spesa totale diventa sempre più gravosa per le famiglie anche perché all’elenco dei tomi richiesti ogni anno se ne aggiungono di nuovi: questo il risultato dell’indagine promossa da Adico, l’associazione dei consumatori di Mestre. Tanto che aumenta in modo esponenziale il numero di studenti che scelgono i libri usati: +70% rispetto al 2011 a Mestre.
Che il “caro-libri” sia arrivato puntuale anche quest’anno lo confermano d’altra parte i dati relativi all’importo totale che devono sborsare i genitori che hanno un figlio iscritto al primo anno delle scuole superiori di Mestre, forniti dalla Libreria Pacinotti: si va dai 275 euro dell’istituto Zuccante ai 357 del liceo Franchetti, che oltre a essere il totale più elevato è anche la scuola che ha fatto registrare l’aumento maggiore (317 euro dell’anno scolastico 2011-2012). La media dell’aumento sul totale è di 20 euro, con un rincaro dei prezzi sul singolo tomo che oscilla tra lo 0,5% e l’1,2%: su un testo che l’anno scorso costava 30 euro, il prezzo di copertina oggi indica un aumento tra i 30 e i 50 centesimi circa.
L’indagine annuale realizzata da Adico in collaborazione con la libreria Pacinotti di Mestre conferma quindi la tendenza degli ultimi anni: gli aumenti sono contenuti ma inesorabili sul libro singolo, ma incidono su una lista totale raramente inferiore ai 10 libri. E dove il conto d’inizio anno è più salato, la causa sta nell’introduzione di nuovi e ulteriori libri.
“Un fenomeno nel quale è difficile capire dove finisca la legittima esigenza di rinnovamento e aggiornamento e dove inizi la speculazione delle case editrici – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – l’unica certezza è che agosto e settembre restano mesi neri per le famiglie, con le spese per mandare i figli a scuola a fare la parte del leone. Basti pensare che oltre ai libri di testo bisogna spendere per lo zaino, il diario, i quaderni e l’attrezzatura richiesta per le materie tecniche e artistiche: la spesa oscilla tra gli 80 e i 100 euro di media, che possono salire di molto se non si riesce a tenere a bada la voglia di griffe degli adolescenti”. A queste cifre vanno aggiunte le spese per i dizionari: 86,70 euro per il Rocci (greco), 66 euro per il Castiglioni Mariotti (latino), che lievitano a 96 con cd-rom ed espansione online, 72,68 euro per lo Zingarelli (italiano) solo per fare alcuni esempi.
Ma ci sono anche istituti in cui il conto per i libri è calato: ne è un esempio lo Zuccante, con il totale che fa registrare 6 euro in meno rispetto allo scorso anno (275 contro 291 euro) o lo Stefanini, 20 euro in meno (289 contro 309 euro).
Anche nell’avventurarsi nel mercato dei libri usati si deve prestare attenzione: “ormai è risaputo che le famigerate nuove edizioni di un volume nella stragrande maggioranza dei casi riportano variazioni men che minime nei contenuti – spiega ancora il presidente di Adico – e che purtroppo non mancano i docenti che per vezzo o interesse vietano agli studenti di acquistare libri usati. Consigliamo ai genitori di confrontare insieme ai figli se le nuove edizioni variano sostanzialmente dalle vecchie, e in caso di risposta negativa di rifornirsi al mercato dell’usato che oggi offre molteplici possibilità, dai mercatini anche interni alle stesse scuole a quelli virtuali in Internet”. Attenzione solo al codice ISBN, il numero che identifica in modo univoco il libro di testo adottato, in modo da essere sicuri di acquistare il volume giusto.