Sicurezza: nei nuovi test della NHTSA americana male molti modelli di classe superiore

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crash test audi A4 1Audi A4, Mercedes Classe C, Vokswagen CC nell’impatto frontale laterale escono con gravi danni all’abitacolo e al guidatore. Scarsa la BMW serie 3. Bene la Volvo S60

Il Dipartimento americano per la sicurezza stradale (NHTSA) ha sottoposto a prova di crash test una serie di modelli di classe superiore diffusi negli Stati Uniti, molti dei quali di produzione europea. Il risultato scaturito da una collisione frontale che coinvolge il lato guida della vettura contro una barriera rigida alta 1,5 metri colpita a 40 miglia orarie (64,37 km/h) evidenzia deformazioni alla cellula di sicurezza dell’abitacolo superiori alla norma, con pesante rischi di lesioni per il guidatore: solo tre delle 11 vetture sottoposte a test (tutte modelli 2012) hanno riportato un giudizio positivo (Acura TL, Volvo S60 e Infiniti G), mentre Acura TSX, BMW Serie 3, Lincoln MKZ e Volkswagen CC guadagnano la sufficienza. Giudizio scarso o insufficiente per Mercedes-Benz Classe C, Lexus IS 250/350, Audi A4 e Lexus ES 350.

Nel test che coinvolge il 25% della parte anteriore lato guida di una vettura colpisce una barriera rigida alta 1,5 metri a 64,37 km/h. Al posto di guida è posto un manichino Hybrid III che riproduce un maschio di corporatura media ancorato con la cintura di sicurezza a tre punti. Il test serve per riprodurre la collisione tipica con altri veicoli con l’angolo anteriore della vettura, oppure contro altri ostacoli come alberi o pali. Un test innovativo, visto che finora si sono utilizzati altri criteri, dal quale emerge come molti modelli di nuova progettazione siano poco attrezzati per garantire la sicurezza agli occupanti.

crash test mercedes classe C 3 1Secondo il presidente della NHTSA Adrian Lund “quasi ogni nuova vettura si comporta bene in altri crash test frontali svolte dall’Istituto e dal governo federale, ma vediamo ancora più di 10.000 morti in incidenti frontali di ogni anno. Il nuovo programma di test si basa su anni di analisi crash frontali del mondo reale replicati nel nostro impianto di crash test per determinare gli effetti sulle persone al fine di spingere le verso una migliore progettazione. Pensiamo che questo sia il prossimo passo per migliorare la protezione frontale incidente”.

La maggior parte delle auto moderne hanno gabbie di sicurezza costruite per resistere a urti frontali con zone di collassamento programmato per gestire l’energia d’urto al fine di ridurre le conseguenze dell’impatto sul abitacolo e sui suoi occupanti. Nei casi d’incidenti frontali, gli equipaggiamenti di sicurezza dei veicoli sono in grado di assorbire al meglio gli effetti. Cosa diversa è quando l’incidente coinvolge solo una parte del veicolo, come nel caso degli urti con solo una parte del frontale. In questi casi, la struttura del veicolo si comporta in modo molto differente, con forte stress della gabbia di sicurezza. Le forze dell’impatto agiscono sulla ruota anteriore, sul sistema delle sospensioni e sul longherone con effetti spesso pesanti: spesso capita che la ruota venga proiettata indietro nel vano piedi dell’abitacolo, con danni notevoli ai piedi e alle gambe, mentre la stessa gabbia cede in modo considerevole. Secondo Lund “sarebbe opportuno che le case provvedessero a riprogettare le zone di sicurezza delle loro automobili, che oggi sopportano egregiamente gli urti frontali, ma spesso non affrontano al meglio gli incidenti di spigolo”.

crash test Volvo V60 3 1Quel che dovrebbe preoccupare i consumatori è che auto di classe superiore moderne e costose, solitamente all’avanguardia nei dispositivi di sicurezza attiva e passiva, escono male da questo genere di test. La maggior parte degli 11 modelli provati ha registrato intrusioni nel vano passeggeri, mentre in altri casi i sistemi di ritenuta e protezione degli occupanti non è stato sufficiente per prevenire lesioni al guidatore. In diversi veicoli, le forze misurate sul manichino di prova hanno fatto registrare elevato rischio di lesioni per gambe e piedi.

Quanto ai singoli esiti, la Volvo S60 è stata la migliore del lotto provato, con soli pochi centimetri d’intrusione nell’abitacolo grazie alla particolare gabbia di sicurezza del veicolo. L’esito è probabilmente conseguenza del fatto che fin dal 1980 Volvo costruisce le proprie auto basandosi anche sui risultati di questo genere di test. La Lexus IS avuto fino a 10 volte di più di intrusione abitacolo rispetto alla Volvo. Nella IS provata, la macchina ha un montante piegato e il vano piedi collassato, mentre la ruota anteriore sinistra è stata spinta all’indietro considerevolmente. Il piede sinistro del manichino è stato intrappolato da un’intrusione nella struttura, e il piede destro era incastrato sotto il pedale del freno. Simile l’esito per la Mercedes Classe C, con il piede destro del manichino incastrato sotto il pedale del freno e la ruota anteriore sinistra spinta all’indietro a seguito dell’impatto contro la barriera. La Volkswagen CC ha fatto registrare la recisione dai suoi cardini della porta lato conducente (si tratta del primo veicolo nella storia dei test della NHTSA a perdere la porta), cosa che ha comportato automaticamente il declassamento, oltre al forte arretramento della ruota verso l’abitacolo. Anche Audi A4 è uscita male dal test, con l’apertura della portiera (negli incidenti le porte devono rimanere chiuse per impedire agli occupanti di essere parzialmente o totalmente espulsi dai veicoli), con un forte schiacciamento del montante del parabrezza e della zona piedi. Scarsa anche la nuova BMW serie 3 con un forte arretramento della ruota nel vano piedi e deformazione marcata dell’abitacolo.

Prossimamente, i tecnici della NHTSA sottoporranno a test d’urto con lo spigolo anteriore anche vetture di maggiore diffusione, quelle di classe media a larga diffusione.