Energia: come risparmiare 90 euro in poche mosse

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tasto Standby 1Il Centro consumatori di Trento analizza i consumi “nascosti” degli elettrodomestici d’uso comune

IN tempi dove ogni euro risparmiato è un euro guadagnato, particolare attenzione va posta a quei comportamenti che possono fare risparmiare cifre di tutto rispetto, oltre tutto senza alcuna fatica. Il caso è quello degli elettrodomestici in stato di attesa o di “standby”, caratterizzato da quella lucina rossa o blu perennemente accesa, che cambia immediatamente colore non appena s’impugna il telecomando di turno. Accendere o spegnere con un telecomando televisore, stereo ed altri elettrodomestici presenti in un’abitazione è sì comodo, ma anche costoso (e talvolta pure rischioso se l’apparecchio non è in uno stato di perfetta manutenzione, visto che i surriscaldamenti con conseguenti incendi sono cosa più comune di quanto si creda).

Tenere gli elettrodomestici in stato di attesa costa circa 90 euro in più in termini di maggiori consumi di energia, che si possono facilmente risparmiare con lo scotto della piccola scomodità costituita dal fatto che bisogna alzarsi e spegnere fisicamente l’apparecchio.

A molti elettrodomestici non riusciamo più a rinunciare: difficile immaginarsi la vita quotidiana senza forno a microonde, frullatore-robot-multifunzione, ecc… Ed anche in soggiorno: in quasi tutte le case troviamo almeno un televisore, l’impianto stereo e la playstation per i figli. Inoltre quasi tutti possediamo un computer sicuramente collegato ad internet. Tutti questi apparecchi consumano energia, e così facendo generano dei costi. Spesso anche quando non gli stiamo nemmeno utilizzando, come quando sono in stato di attesa. Un tipico segno del consumo in standby sono le classiche spie rosse, verdi o gialle, gli schermi accesi e gli orologi attivi. Non tutti gli apparecchi svelano che stanno consumando energia, benché spenti.

Non è il consumo di un singolo apparecchio in attesa a generare i costi alti, ma bensì la somma di tanti apparecchi posti in attesa. Facendo i conti, in una famiglia media si arriva facilmente a 90 euro o più all’anno, che possono essere eliminati in poche, semplici mosse. Oltre a spegnere gli apparecchi quando non se li usa, vanno staccati dalla rete anche i tanti, troppi alimentatori per apparecchi portatili (su tutti il cellulare), oppure collegati ad una ciabatta dotata di un interruttore generale da attivare ad ogni occasione.
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