Incontro a Bolzano tra il coordinatore dell’opera Mauro Fabris e il governatore altoatesino Durnwalder
I recenti sviluppi per quanto riguarda la costruzione del tunnel di base del Brennero sono stati al centro dell’incontro tra il presidente della Giunta provinciale altoatesina, Luis Durnwalder, e il coordinatore del BBT Mauro Fabris. Tra i punti affrontati durante il vertice spiccano il finanziamento dell’Unione Europea e la progettazione della tratta d’accesso che bypasserà Bolzano verso la Bassa Atesina.
Mentre proseguono i lavori all’interno dei cantieri del tunnel di base del Brennero, nei prossimi giorni dovrebbe essere compiuto un importante passo in avanti per quanto riguarda la progettazione delle tratte di accesso. “Ai primi di agosto – ha spiegato Durnwalder dopo l’incontro con Fabris – il CIPE dovrebbe dare il via libera al finanziamento del lotto relativo al percorso Fortezza-Ponte Gardena. Se arrivasse l’approvazione, anche in questa tratta si potrebbe iniziare concretamente con i lavori”. Leggermente in ritardo rispetto alla parte nord, è invece la tratta d’accesso a sud, quella riguardante Bolzano e la Bassa Atesina. “Per questo percorso – ha proseguito il presidente della Giunta provinciale – ci sono già tutti gli studi di fattibilità, ma la fase di pianificazione non è ancora stata avviata. I tempi, però, cominciano a stringere: spero che il progetto riguardante Bolzano, per il quale i responsabili del BBT sono in contatto con l’amministrazione municipale, veda al più presto la luce, perché da ciò dipende anche il futuro di tutto l’areale ferroviario del capoluogo. E’ fondamentale, infatti, conoscere quale sarà il posizionamento dei nuovi binari. Secondo il presidente Luis Durnwalder, inoltre, si dovrà procedere in contemporanea anche con la progettazione della tratta riguardante la Bassa Atesina: “in caso contrario, c’è il rischio che la tratta potenziata del BBT che attraversa Bolzano ‘scarichi’ verso sud un numero maggiore di treni in un percorso non incapsulato in galleria, con gli evidenti svantaggi per la popolazione residente”.
Il coordinatore del BBT Fabris trae un bilancio positivo dell’esperienza fin qui fatta: “la cosa più evidente, è che quest’opera pubblica di notevole impatto viene realizzata senza alcun conflitto sociale, grazie al coinvolgimento di tutte le realtà interessate”. Fino ad oggi, secondo Fabris, “sono stati realizzati circa 20 km di gallerie, suddivisi equamente sul fronte italiano e quello austriaco. I dati provenienti dallo scavo della galleria pilota ci consentono di avviare la progettazione esecutiva delle due gallerie di valico lunghe 56 km”. I lavori che comportano l’impegno di spesa di circa 8 miliardi di euro, suddivisi tra Italia e Austria al 50% cui partecipa con un finanziamento anche l’Unione Europea con 1 miliardo di euro (cui, probabilmente, se ne aggiungeranno altri fino a portare la quota di finanziamento comunitario fino al 40% dell’intera opera) procedono secondo il programma: “lunedì scorso a Verona abbiamo definito le caratteristiche del lotto 4 con i nuovi binari che s’affiancheranno a quelli già esistenti, con l’accordo di tutti dopo nove anni di trattative. Sul fronte nord, via libera anche ai lavori del sublotto funzionale per modificare il traffico ferroviario all’altezza di Fortezza, mentre si stanno definendo gli accordi con l’autostrada del Brennero per l’accesso dei mezzi pesanti al cantiere direttamente dall’autostrada senza utilizzare la viabilità locale. Stiamo poi iniziando la trattativa per l’attraversamento di Bolzano, con il nodo della trasformazione della stazione ferroviaria esistente, con lo spostamento del fascio di binari” conclude Fabris.