Alto Adige, per le mucche un campanaccio tecnologico con Gps e silenziatore a distanza

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pab campanaccio high-tech Martin Monsorno Patrick Anderlan e Hans Berger 1L’originale dispositivo inventato da due studenti dell’istituto tecnico “Galilei” di Bolzano

Siete contadini e volete conoscere tutti i movimenti delle vostre mucche? Oppure abitate vicino ad un pascolo e vi lamentate per il rumore dei campanacci? Adesso c’è una soluzione a tutti questi problemi problemi: si chiama “Cow Call”, ed è un vero e proprio campanaccio altamente tecnologico con tanto di GPS e blocco a distanza del batacchio. L’idea è di due giovani studenti altoatesini, che l’hanno presentata all’assessore provinciale all’agricoltura Hans Berger che è rimasto molto colpito.

Berger ha sgranato gli occhi quando Martin Monsorno di Varena e Patrick Neuhauser di Terlano, due studenti dell’istituto tecnico “Galileo Galilei” di Bolzano, gli hanno presentato il progetto “Cow Call”. All’apparenza si tratta di un classico campanaccio per le mucche, come ce ne sono migliaia in tutto l’Alto Adige, ma solo all’apparenza. In realtà è un sofisticato strumento tecnologico, un vero e proprio campanaccio high-tech: un ricevitore GPS, infatti, segnala in ogni momento all’allevatore la posizione delle proprie mucche, inviando anche un SMS se l’animale si allontana dall’area destinata al pascolo. Non basta: sempre grazie al sistema di rilevamento satellitare, infatti, ogni volta che la mucca si avvicina troppo alle zone abitate scatta un meccanismo che blocca il batacchio e mette dunque il “silenziatore” al campanaccio, riducendo così le lamentele relative al rumore. “Il progetto è davvero interessante – ha commentato l’assessore Hans Berger – se l’idea di questi due ragazzi si trasformasse in un sistema sostenibile dal punto di vista produttivo potrebbe davvero cancellare le discussioni sul rumore, a tutto vantaggio degli agricoltori e dei loro vicini”.

Non è stato solo questo aspetto a colpire Berger: “l’invenzione degli studenti altoatesini dimostra che anche l’agricoltura è un settore che ha bisogno di investire in tecnologia per crescere e migliorare, e ribadisce le grandi potenzialità dei nostri ragazzi, i quali hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per mettere a frutto talento e capacità di innovare”.